Una panchina rossa sul lungomare di San Felice Circeo. Il Comune celebra così la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’invito è stato dell’assessorato al Turismo e pari opportunità della Regione Lazio. A piazzale Cresci c’è ora la seduta progettata dall’architetto Luca Calselli e realizzata dalla rete di imprese “Mito di Circe”.
“Le panchine rosse – spiega il sindaco Giuseppe Schiboni – sono un simbolo di rifiuto della violenza nei confronti delle donne e ricordano le vittime di femminicidio. Oggi, dobbiamo non solo condannare qualsiasi atto che possa provocare danni fisici, violenze sessuali o psicologiche alle donne, ma tenere alta la guardia contro un fenomeno che troppo spesso, perché taciuto per vergogna, paura, mancanza di aiuti concreti o per indifferenza e sottovalutazione del problema, si traduce in tragiche morti.
Abbiamo scelto di installare questa panchina in uno dei punti più trafficati del Circeo perché sia ben visibile, un monito quotidiano. Quando si parla di questo problema, ancora in troppi tirano dritto, si voltano, fanno finta di non vedere o sentire. La panchina rossa è un invito a fermarsi per ricordare le vittime, per pensare, ma soprattutto per agire e denunciare”.
“Il Circeo – continua il primo cittadino – in questa giornata ha il dovere di ricordare Rosaria Lopez e Donatella Colasanti che, 45 anni fa, furono attirate con un pretesto nel nostro paese, subendo violenze indicibili che portarono alla morte di Rosaria Lopez. Oggi, il pensiero della nostra comunità va anche a queste donne”.
Recentemente, è emerso che il 31,5% delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita da parte di un uomo e che il 13,6% delle donne della stessa fascia di età ha subito un’analoga violenza da parte del proprio partner o da uno precedente. Di tutti questi casi, solo l’11,8% è stato denunciato.
“La Rete di imprese Mito Di Circe – sottolinea il presidente Tonino Timodei – è nata anche con l’obiettivo di diffondere nel territorio una cultura di inclusione, lealtà e solidarietà. Per queste ragioni abbiamo deciso di donare questa panchina rossa, simbolo della nostra ferma posizione contro il femminicidio e ogni forma di violenza contro la donna.”