Saranno 27 i milioni destinati a Latina, per la riqualificazione del quartiere di Nicolosi e “Le Vele”, nell’ambito del bando Qualità dell’Abitare. Sul tema delle case popolari, è intervenuto Andrea Chiarato di Fratelli d’Italia.
Mi sento di salutare con favore l’ammissione dell’ATER ai bandi di finanziamento per la riqualificazione dei quartieri Nicolosi e Le Vele, complessi di case popolari che debbono rifondere la dignità a chi quelle abitazioni e quelle zone le vive quotidianamente.
Attualmente risulta essere finanziato il solo progetto che riguarda l’area delle Vele, ovvero i famosi palazzoni, e mi auguro che questo finanziamento venga utilizzato al meglio delle richieste che vengono dalle persone e dalle famiglie che vi risiedono e che non sia la solita occasione per fare propaganda senza esito.
Questa città è nata con le case popolari e gran parte delle abitazioni che compongono il nucleo di fondazione sono nate come case popolari ed in edilizia agevolata.
Tanti nostri concittadini sono cresciuti in quei quartieri che invece oggi soffrono un progressivo degrado, anche grazie a regolamenti che affidano le poche case che vengono assegnate ogni anno prevalentemente a famiglie di immigrazione.
Invece c’è bisogno di rispetto per chi è iscritto nelle graduatorie da decenni e si vede continuamente scavalcato, scavalcata, grazie a questi regolamenti che assegnano i punteggi in base a due giusti criteri: la necessità e l’urgenza.
La determinazione di questi criteri spesso è frutto di condizioni di vita fatte risultare in modo artato, camuffato e vanno a pieno vantaggio di chi entra in graduatoria ed in breve tempo ottiene l’assegnazione. E’ un sistema che segue la massima latina del “Summa lex, summa iniuria”, per fare le cose giustissime risultano poi inique per la maggioranza degli aventi diritto.
Credo che si debba e che si può intervenire per riassettare questi criteri, senza scavalcarli ma rendendo eque ed accessibili le graduatorie delle case popolari di Latina.