La Casa della musica impegna il Comune di Latina con una variazione di bilancio di un milione e mezzo di euro. Il Consiglio comunale, con voti favorevoli della maggioranza di Lbc e del Partito democratico, ha approvato oggi con un unico atto la rivisitazione del concept, il progetto di fattibilità e lo schema di convenzione da sottoscrivere con il Mibact a fronte di un finanziamento di due milioni di euro.
La Casa della musica è un progetto molto ambizioso, avviato dalla precedente consiliatura per un piano di investimenti risalente al 2013 pari a 22.275.000 euro, da realizzarsi attraverso il recupero dei capannoni di proprietà comunale, già destinati a Consorzio Agrario e siti in via don Minzoni, e nell’area adiacente.
La rivisitazione del concept approvata oggi “estrapola” – se così si può dire – un primo stralcio funzionale per la realizzazione del Dizionario della musica in Italia, una speciale biblioteca per la raccolta digitale e non di libri e spartiti musicali, ma anche strumenti, epistolari, fotografie, autografi, programmi, locandine, dischi, nastri, filmati e ogni tipo di documento presente nei fondi dei musicisti italiani scomparsi o viventi che hanno operato in ogni genere musicale.
Ed è proprio questa parte del progetto della Casa della Musica, “disegno innovativo” in ambito nazionale redatto dal professor Claudio Paradiso, che ha ottenuto due milioni di euro di finanziamento dal competente ministero. Ma per realizzarla ne servono tre e mezzo. Ed ecco quindi l’impegno di spesa del Comune per la somma rimanente di un milione e mezzo di euro. “Questa variazione di bilancio – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Emilio Ranieri – serve allo scopo di evitare la mancata realizzazione dell’opera e quindi di un possibile definanziamento”.
Un ragionamento che non ha convinto del tutto le opposizioni. In particolare il consigliere Alessandro Calvi si è detto perplesso per l’accensione di un mutuo e uno schema di convenzione scarsamente valutato.
Da quanto si è appreso oggi in aula sarà il Comune a guidare i lavori, mentre le somme saranno di volta in volta liquidate dal Mibact che delega la competente sovrintendenza.