Dovrebbe sorgere in via Casal delle Palme a Borgo Carso, il nuovo impianto Biogas che consentirà il trattamento di rifiuti e la produzione di energia rinnovabile. Sul caso però, a pochi giorni dalla Commissione Ambiente-Urbanistica, è intervenuta Maria Grazia Ciolfi, capogruppo del M5S provinciale. Queste le sue parole:
“Sul tema della realizzazione di un impianto a Biogas a Borgo Carso, in strada Casal delle Palme, è necessario spogliarsi della veste partitica e assumere quella di consiglieri comunali per operare insieme nell’interesse della collettività. È necessario affrontare la questione con rigore – continua Ciolfi – partendo dalla normativa vigente e dall’esame della documentazione tecnica. Solo con le carte alla mano possiamo avere contezza delle eventuali criticità e incidere politicamente per dare risposte alla cittadinanza”.
Da tempo il tema è all’attenzione del gruppo giovani del M5S di Latina, con Ludovica Bertassello, Luca Pietrolucci, Federica Lauretti e Alessandra Garzon che hanno raccolto l’istanza e le preoccupazioni di alcuni residenti della zona interessata.
La consigliera pentastellata nel suo intervento ha identificato tre punti sui quali è necessario agire: “La pianificazione dell’impiantistica per i rifiuti – spiega – con l’analisi del fabbisogno sul territorio e l’individuazione delle aree opportune per l’impianto. Un passaggio importante al fine di contenere il proliferare scomposto di impianti che, per sostenersi economicamente, potrebbero avere necessità di richiamare rifiuti da fuori comune o fuori provincia”
Altro punto fondamentale – continua Ciolfi – è garantire la partecipazione dei cittadini agli iter procedurali attivando gli strumenti giuridico-amministrativi che consentano alla comunità di prendere parte al processo decisionale. Infine, terzo ma non ultimo in ordine di importanza, la regolamentazione: è necessario dotarsi di un regolamento che consenta all’amministrazione comunale di imporre vincoli e prescrizioni relativamente alla realizzazione degli impianti, anche alla luce dei cospicui fondi europei che ne favoriscono la creazione”.
“Come Movimento, nel merito della questione dell’impianto in oggetto e in generale dell’impiantistica del ciclo dei rifiuti riteniamo debba essere normata adeguatamente e soprattutto pianificata dove effettivamente necessaria a garantire l’autonomia energetica e della gestione del ciclo dei rifiuti territoriale. Per questo – conclude la consigliera – sono necessari controllo e regolamentazione nell’interesse dei cittadini e delle imprese che intendono investire in questo tipo di attività”.