I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Perugia (leggi qui l’articolo) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia, su richiesta di questo Ufficio, nei confronti di 24 indagati implicati in attività di associazione per delinquere con il fine di traffico, detenzione e spaccio di grandi quantità di stupefacenti, principalmente eroina.
L’esecuzione delle misure cautelari è avvenuta all’alba, coinvolgendo anche province come Caserta, Latina, Arezzo, Lucca, Pisa e Varese, con il supporto di unità dei locali Comandi Provinciali, del 160 Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti e delle Aliquote Antiterrorismo di Primo Intervento di Perugia.
Le indagini, iniziate l’anno precedente, sono un’ulteriore fase di quelle condotte dal Nucleo Investigativo perugino nel 2022, che avevano portato all’arresto di 45 soggetti e al sequestro di 24 kg di eroina e 150.000 € in contanti.
Gli inquirenti sono riusciti a individuare una rete di connazionali nigeriani e cittadini italiani stanziali a Perugia, che importavano grandi quantità di stupefacente dall’estero. Il gruppo operava da un’abitazione nel centro di Perugia, dove erano stoccate e successivamente rivendute centinaia di chili di droga.
Il traffico di stupefacenti coinvolgeva diverse regioni italiane, con pusher che distribuivano la droga non solo in Umbria, ma anche in Toscana, Marche e Campania.
Per evitare l’indagine delle autorità, i corrieri adottavano varie tecniche di occultamento, tra cui l’ingestione di involucri di stupefacente (i cosiddetti “corrieri ovulatori”). Un individuo è stato arrestato dopo aver ingerito 42 involucri di eroina, trasportandone quasi mezzo chilogrammo.
L’associazione disponeva di un chimico incaricato di testare la qualità dello stupefacente prima della vendita. Le indagini hanno rivelato che il principale canale di approvvigionamento dello stupefacente era il nord Europa.
Durante le indagini sono stati effettuati numerosi sequestri di droga e arresti in varie località italiane. È stato individuato un collegamento tra l’associazione nigeriana e la criminalità organizzata campana, con un esponente del “clan dei casalesi” coinvolto nel traffico di droga.
Il GIP di Perugia ha emesso misure cautelari per 10 indagati, tra cui custodia in carcere, arresti domiciliari e obbligo di presentazione quotidiana alle autorità.
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati cocaina, marijuana e denaro contante, ritenuto provento dell’attività illecita.
Cinque soggetti nigeriani sono stati arrestati in flagranza di reato e deferiti alla Procura della Repubblica competente. Sono stati sequestrati anche diversi supporti informatici per ulteriori accertamenti.
Attualmente, 4 soggetti destinatari delle misure cautelari risultano irreperibili sul territorio nazionale, e sono in corso ricerche anche a livello internazionale.