Aprire una nuova attività? Come fare? Una possibilità concreta con il microcredito

Economia & imprese

Rubrica settimanale

di Ivan Simeone

i.simeone@virgilio.it

Ivan Simeone

Come è possibile oggi aprire una propria attività? Quali passi fare? Dove trovare le risorse finanziarie? Dove rivolgersi? 

Sono queste alcune delle domande che molti giovani (e meno giovani) oggi si pongono, dinanzi al desiderio di “mettersi in proprio” per avviare una propria attività lavorativa. Ovviamente dai desideri bisogna passare poi alla realtà, “mettere a terra” i propri sogni, renderli operativi e, soprattutto, produttivi. Non basta solamente la voglia di fare e l’entusiasmo. Bisogna considerare anche gli aspetti amministrativi e finanziari. Alla base comunque vi deve essere sempre una “professionalità”. 

Confesercenti Roma e Lazio, con la propria sede di Latina, supporta da tempo l’avvio di nuove imprese e start up ed oggi molti sono i giovani che arrivano ai colloqui senza un reale progetto da attuare, se non una vaga idea di cosa si vorrebbe fare. Sta a noi “prenderli per mano” e, insieme, valutare la fattibilità del loro desiderio imprenditoriale e lavorativo.

Ma quali sono oggi i passaggi che un giovane deve compiere per “aprire” una attività? 

Cerchiamo di dare delle semplici note di riferimento.

Innanzitutto una premessa: attenzione ai “pifferai magici” che, pur di guadagnare facilmente, ci dicono che “tutto è fattibile”. Non sempre è così. Gli aspetti da valutare sono diversi.

Il ruolo del consulente

La prima cosa da fare è avere un incontro con un consulente che sia “certificato”, ovvero che sia un professionista iscritto ad un ordine professionale o un consulente/dipendente che sia emanazione diretta di una primaria Associazione di Categoria datoriale, titolata a seguire l’apertura di attività. Con il consulente bisognerà fare una prima valutazione della bontà dell’idea imprenditoriale; valutarne la reale fattibilità ed i rischi/opportunità. Se il consulente che avete scelto è anche iscritto come “Tutor di Microcredito” è ancora meglio.

Bisognerà capire la possibile concorrenza, il settore merceologico, la propria professionalità ed ultimo (ma cosa essenziale) la possibilità di reperire le risorse economiche necessarie per avviare il tutto. 

Riguardo a quest’ultimo aspetto bisogna dire che gli strumenti finanziari non mancano ma bisogna valutare prima molto bene la fattività del progetto imprenditoriale, altrimenti si rischia di avviare il tutto per poi fermarsi dopo i primi mesi di attività, con tutti i problemi (anche seri) che ne possono derivare.

Dopo questo primo colloquio, bisogna condividere un percorso da seguire. 

Il nostro giovane futuro imprenditore deve sapere quali saranno i futuri passaggi e dove si potrà presentare domanda per un finanziamento. Condivisione e trasparenza sono essenziali, anche per coinvolgere il futuro imprenditore affinché faccia proprio non solo l’idea ma tutto lo sviluppo di quella che sarà la sua attività. Lavorare insieme al proprio consulente per creare il “piano imprenditoriale” serve anche per avere una visione completa della futura attività, dei costi come degli utili e ricavi.

Business Plan / Piano d’Impresa

Per essere estremamente concreti, tutto ruota intorno al nostro piano d’impresa (Business Plan) che si dovrà redigere, con un piano finanziario di previsione che va da un minimo di tre anni ad un massimo di cinque. 

Il piano d’Impresa è essenziale sia per avere una documentazione analitica e finanziariamente solida da presentare ai soggetti finanziatori, ma anche per il neo imprenditore poiché collaborando personalmente alla redazione del documento di Business Plan, toccherà con mano tutti i singoli aspetti gestionali di quella che sarà la sua nuova attività ed avrà uno strumento per verificarne periodicamente l’attendibilità e la sostenibilità finanziaria.

Il BP (o Piano d’Impresa) se apparentemente potrà sembrare unico nella sua fattispecie (aspetti commerciali, disegno imprenditoriale, concorrenza, analisi swot, piano finanziario…) in realtà deve essere ben orientato verso il soggetto che poi dovrà finanziare l’operazione. Ogni Istituto di Credito come ogni soggetto finanziario potrà gradire una maggiore attenzione su un aspetto invece di un altro. Il consulente dedicato vi potrà guidare certamente al meglio. Nulla potrà essere lasciato al caso.

Ecco che il neo-imprenditore, accompagnato passo passo dal suo consulente, dovrà cominciare a reperire tutta una documentazione, secondo un ordine ben preciso, quali preventivi, documenti amministrativi, eventuali certificazioni….

Come tutti ben conosciamo un piano d’impresa si suddivide in diverse sezioni: dalla presentazione dell’idea imprenditoriale alla storia dei neo imprenditori, dagli aspetti commerciali dello specifico settore merceologico alla concorrenza locale, dagli aspetti legati al locale dove si svolgerà la nuova attività alle possibili autorizzazioni. Attenzione che il “fai da te” non sempre porta a buoni risultati.

Dove trovare le risorse economiche?

Cosa ancor più importante è la sezione dedicata alle previsioni economiche e finanziarie. Bisognerà analizzare analiticamente i possibili ricavi della produzione, le spese che si dovranno affrontare per la gestione di tutta l’attività e i canali per reperire le risorse finanziarie necessarie. Importante è anche evidenziare se e quanto il neo imprenditore “ci mette” di proprio. 

Molti giovani che aspirano ad aprire una propria attività, vengono in ufficio pensando che possono chiedere un finanziamento al 100%, senza metterci di proprio neanche un euro. 

Il nostro sistema creditizio, purtroppo, non è basato solamente sulla bontà del progetto, ma guarda con attenzione anche la garanzia o, comunque, vi deve essere un bilanciamento tra quanto ci mette la banca e quanto l’imprenditore. Almeno circa un 25% dell’investimento dovrebbe esserci.

Il microcredito

Lo strumento “principe” per chi vuole aprire una nuova attività è il microcredito, un finanziamento garantito in % dallo Stato, senza garanzie reali e senza valutare bilanci pregressi ma solamente il piano finanziario/Business Plan. 

Ultimamente la normativa sul microcredito è stata modificata ampliandolo ma poi, nella realtà, l’ultima parola spetta sempre alla banca o al soggetto finanziario che eroga.

Riguardo al “microcredito” bisogna stare attenti. Questo strumento finanziario è ben regolamentato dalla legge e non è un semplice “piccolo prestito”. Punto di riferimento è l’Ente Nazionale del Microcredito, cui si rimanda per tutti gli approfondimenti del caso. I soggetti che possono erogare (Banche e Finanziarie autorizzate) sono censite ed autorizzate (vedi la “Cassa del Microcredito Spa”); vi è un apposito elenco cui poter fare riferimento. Vi sono banche convenzionate direttamente con l’Ente Nazionale, Finanziarie autorizzate e Istituti di Credito che sono direttamente convenzionate con il MCC. 

Bisogna però fare attenzione: una cosa è quanto prevede la norma, altra cosa quello che decide la Banca/Finanziaria.

La Professionalità

Altro aspetto -spesso sottovalutato- è la professionalità di chi vuole “aprire”. 

Vi deve essere una relazione stretta, certificata, tra il neo imprenditore (amministratore o soci) ed il settore in cui si vuole operare. Bisogna valutare corsi di formazione professionale svolti, curriculum di studi, esperienze lavorative pregresse e certificate. Tutto deve essere legalmente dimostrabile. Se non si hanno i titoli e cv adatto, bisogna, nei limiti del possibile, prima strutturarsi e poi avviare le pratiche per “aprire”.

Sarebbe altresì opportuno avere una qualche piccola nozione di gestione amministrativa di una attività. Nulla di complesso. 

Le Associazioni di Categoria spesso fanno seminari per chi vuole “aprire” e cimentarsi con una nuova attività.

In definitiva, aprire una nuova attività non è cosa impossibile, anzi. Bisogna solamente fare i dovuti passaggi e farli bene. Necessita solamente avere una visione d’insieme e farsi supportare.

Per ulteriori approfondimenti, informazioni e chiarimenti, si può contattare il seguente indirizzi mail: segreterialatina@confesercentilazio.com – (Confesercenti Latina Via Eugenio di Savoia 5 – Cell. 339.4594498331.8659785 Uff 0773.284550) . 

Approfondimenti anche su: www.confesercentiroma.it/servizi/avviare-un-impresa