Tre giorni dopo l’incendio alla Loas di Aprilia che ha bruciato tonnellate e tonnellate di rifiuti il sito è stato sequestrato dalla Procura della Repubblica di Latina. Sulla vicenda è stata da subito aperta un’inchiesta e le indagini sono affidate ai carabinieri di Aprilia.
Non è ancora completamente spento il rogo e i residenti continuano a lamentare odori acri e il fumo, sebbene più chiaro, è esteso e visibile come una cappa su un vasto territorio. Anche i residenti di Anzio e di altri comuni limitrofi sono costretti a tenere le finestre chiuse.
Ieri sono stati diffusi dall’Arpa Lazio i primi rilevamenti e i risultati non sono incoraggianti. Il livello di diossina il 10 agosto era altissimo, oltre 3 volte quello registrato dopo l’incendio alla Eco X di Pomezia. Sono state completate anche le analisi sul secondo campione: i valori riscontrati (87 pg/m3), sono nettamente inferiori a quelli relativi al primo (303 pg/m3), ma sono ancora sopra gli standard di riferimento.