Aprire una “attività commerciale”? Come fare?

Economia e imprese

Rubrica settimanale 

di Ivan Simeone

i.simeone@virgilio.it

Ivan Simeone

Aprire una attività commerciale può essere una opportunità? 

Molto spesso giovani e meno giovani chiedono informazioni per avviare una propria attività commerciale come artigianale. Mai come oggi l’autoimprenditorialità è una risposta che può essere interessante per inserirsi nel mondo del lavoro e della produzione.

Per rispondere alla domanda iniziale, la risposta è certamente “si”. 

Aprire una attività può essere una valida alternativa alla ricerca “del posto fisso” ma deve essere fatta con raziocinio, avere passione, competenze professionali ed un pizzico di “sana follia” che rende la propria attività una unicità produttiva.

Ricordo spesso la citazione del grande Walt Disney quando ci dice “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Ebbene alla base di tutto vi deve essere un personale “sogno imprenditoriale” da mettere a terra e renderlo realtà produttiva.

Certamente bisogna essere “accompagnati” da questa bella avventura, rispettare i vari passaggi e redigere un buon Business Plan che non può essere un “copia – incolla” ma redatto sul “sogno imprenditoriale” e su reali dati e analisi di mercato. 

Un buon Business Plan è l’inizio di una solida attività. Attenzione a scegliere il consulente più adatto e che sia “certificato”: un buon Commercialista o Consulente amministrativo, un Tutor di Microcredito, una Associazione di Categoria del settore produttivo prescelto…

Un altro aspetto molto importante è capire quali siano le doti del neo-imprenditore, cosa realmente sa fare. L’importanza del “Saper Fare” è essenziale. 

Tutto questo deve essere analizzato, vagliato e confrontato, per poi dargli gambe per correre ed ali per volare.

I vari passaggi cui tener conto, in estrema sintesi, possono essere la Ricerca di mercato – per comprendere se il territorio di riferimento necessita del prodotto che voglio vendere o servizio da porre in essere; identificare una corretta compagine societaria ovvero chi potrebbero essere i possibili Soci della nuova attività; redigere un buon Business Plan con relativo piano finanziario; identificare la Tipologia societaria e valutare molto bene tutte le Autorizzazioni necessarie per avviare l’attività. A seguire poi un piano di marketing e per ultimo (ma poi è la cosa fondamentale) la ricerca dei finanziamenti necessari.

Su quest’ultimo punto permettetemi di puntualizzare qualche aspetto. 

Molte sono le opportunità messe a disposizione dai vari Enti dello Stato come dai vari soggetti bancari e finanziari in genere; parliamo di Bandi di finanza agevolata, Microcredito, credito ordinario come particolari progetti anche avviati dalle singole Camere di Commercio o, ancora, ricorrere a Investitori privati e al Crowdfunding

In questo campo il “fai da te” è molto rischioso e bisogna affidarsi a professionisti, Tutor di microcredito, consulenti ben conosciuti sul territorio e società già sperimentate. Bisogna fare attenzione, a mio avviso, all’amico dell’amico che ha la soluzione di tutte le soluzioni. Essenziale è affidarsi a chi si conosce e che ha una “storia” alle spalle e che dia una certa tranquillità e serietà. Ovviamente ogni strumento ha una sua modalità ben precisa e regole proprie. 

Altro aspetto interessante, da prendere in considerazione per aprire una nuova attività, è ricorrere al sostegno del franchising. È questo un aspetto particolare di cui parleremo in seguito. Solo per rammentare, “il franchising è quella formula commerciale per la quale il detentore d’affermati prodotti e/o servizi sceglie, come propria strategia di sviluppo, di allargare la sua attività attraverso la cessione ad altri del suo know-how, dei suoi prodotti e del suo metodo di distribuzione e rifornimenti dietro compensi determinati dall’entità dei ritorni economici e d’immagine” (da Federfranchising)   

Avviare oggi una propria attività imprenditoriale è certamente una opportunità, ma deve essere accompagnata da una approfondita predisposizione di analisi dettagliate e piani finanziari seri e approfonditi. Essenziale è farsi “accompagnare” professionalmente nella fase iniziale del progetto. 

Per concludere, desidero riportare una frase del sociologo Francesco Alberoni, docente universitario e saggista, quando ci rammenta che “non è possibile fare l’imprenditore senza una notevole carica di ottimismo e di entusiasmo. L’ottimismo aiuta a vedere le possibilità dove gli altri non vedono nulla, ad immaginare delle soluzioni positive anche nelle crisi più gravi.”