“Latina è stata un motore, i suoi cittadini lo sono stati, durante la mia prigionia in Guinea. Adesso è ora di restituire tutto, di metterci la faccia, e fare qualcosa di positivo per questa città”. Roberto Berardi, un anno dopo. L’imprenditore pontino recluso per trenta mesi nelle carceri di Bata, sarà il capolista della lista di Alessandro Calvi, il candidato sindaco di Forza Italia. Esce allo scoperto dopo settimane di incontri e ammiccamenti con tutti gli schieramenti di centrodestra. “Alla fine ho scelto Calvi perché è l’unico che non fa promesse. Sappiamo quale città troviamo, in quali condizioni di degrado, anche morale, si trovi. Ecco, se qualcuno fa promesse in un contesto come questo vuol dire che racconta favole. Ecco perché ho accettato la sua proposta politica”.
PROGRAMMA SANO Berardi, che ha trascinato in questa avventura anche la commerciante Daniela Gradinaro, durante l’incontro richiama spesso il tema della moralità, del bene di cittadini. “Dobbiamo offrire un programma sano, che parta da valori solidi. E soprattutto essere amministratori validi, come quelli di una qualsiasi azienda, perché andremo a gestire una vera e propria società con centoventimila soci. Dobbiamo fare in modo di trarne degli utili in termini di sicurezza sociale, di vivibilità, di benessere, ma anche e soprattutto di soddisfazione. Tornando dalla prigionia ho trovato una città con mille problemi ma soprattutto cittadini depressi, insicuri, un tessuto sociale deteriorato. E’ ora di invertire la tendenza e di farlo usando tutte le nostre capacità”.
CALVI E NON TRIPODI Era stato alla presentazione della candidatura a sindaco di Angelo Tripodi, aveva anche preso la parola. “Sì ma per mettere in guardia tutto il centrodestra sulla moralità da ritrovare. Non ho preso alcun impegno, lo sapevano tutti, sono stato solo onorato di essere stato invitato. Mi ha fatto anche piacere, sono sincero. Ecco perché adesso sono sorpreso di certi attacchi personali. Io dico, abbassiamo i toni e cerchiamo di lavorare tutti insieme per il bene della nostra città. Certo, se poi devo spiegare perché Calvi e non Tripodi, o altri, dico che con Alessandro ho trovato subito feeling e una comune filosofia, e poi ho sempre pensato che per lavorare bene in politica serva un partito, la sua base, la sua storia”.
CALVI, CORONA E FINESTRA Alla fine le riflessioni del candidato sindaco. “Sono felice di aver portato nella squadra una persona come Roberto Berardi, con cui tra l’altro condivido l’amore profondo per l’Africa. La cosa che più mi piace è che abbia fatto lui tutte le valutazioni, dopo aver sentito anch le altre proposte politiche. Sono convinto che potremo far bene, è giusto che Forza Italia dopo aver contribuito alle fortune del centrodestra per vent’anni assuma anche il ruolo più importante, quello di avere un proprio sindaco. Per farlo, mi ispirerò a Corona e a Finestra, due personaggi politici di grandissima caratura che secondo me hanno tracciato un solco profondo nella storia della nostra città”.