La Questura di Latina, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Latina prosegue nella propria attività di tutela delle fasce deboli.
In tale contesto i poliziotti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione traendo in arresto il pregiudicato L. A. classe ’75.
L’arresto è stato la conseguenza di una vicenda accaduta a marzo del 2019. All’epoca la compagna dell’uomo denunciò di essere vittima di ripetute violenze, subite da anni, che in una circostanza l’avevano costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso. La donna ai sanitari aveva però riferito che le lesioni erano dovute ad un incidente domestico.
Nel corso della denuncia la donna aveva inoltre specificato di essere stata a più riprese minacciata anche con le armi dal fidanzato, il quale in una occasione giunse addirittura a colpirla in testa con il calcio di una pistola. Immediatamente per la donna ed i suoi figli venne applicato il previsto protocollo di tutela, trasferendola presso una dimora protetta al fine di salvaguardarla dalle azioni del compagno.
Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Latina.
Parallelamente gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’altra ordinanza di applicazione dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla parte offesa nei confronti di C. M. classe ’63. L’attività di indagine ha avuto origine a seguito della denuncia sporta dalla ex moglie dell’uomo, che aveva dichiarato come l’uomo si fosse reso responsabile nel tempo di una serie di atti persecutori, che andavano dalle ingiurie, alle minacce e alle lesioni personali, cagionandole in una occasione un trauma cranico e altre lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
Oltre alle attività di tutela delle fasce deboli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto il cittadino egiziano H. Y. classe ’98, in Italia senza fissa dimora, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Latina.
L’arresto del cittadino egiziano costituisce l’epilogo di una vicenda che lo scorso mese di agosto lo aveva visto protagonista di una violenta rapina consumata presso il terminal delle autolinee in danno di una donna che si accingeva a prendere l’autobus.
In quella circostanza, lo straniero, pur di portare a compimento il suo proposito criminale ed impossessarsi della borsa della donna, non aveva esitato a colpire ripetutamente con una bottiglia di birra la vittima che aveva vanamente cercato di resistere all’aggressione, causandole lesioni che la costringevano a ricorrere alle cure del pronto soccorso. L’accurata descrizione dell’aggressore che la donna aveva fornito agli agenti intervenuti, ha consentito ai poliziotti della Squadra Mobile di indirizzare da subito le indagini, restringendo il cerchio dei possibili autori tra i soggetti che abitualmente frequentano l’area del terminal delle autolinee, giungendo rapidamente all’identificazione del responsabile.
Nel frattempo lo straniero, evidentemente consapevole di essere ricercato dalla polizia, aveva fatto perdere le sue tracce e solo ieri, al termine di incessanti ricerche, è stato rintracciato dagli investigatori e condotto in carcere.