Il Partito democratico, chiusa la fase di una possibilità di accordo con Lbc, torna nel ruolo di opposizione e chiede chiarezza sulla questione dell’immobile di via Roccagorga. L’edificio – di cui uno degli appartamenti è del figlio del sindaco, Damiano Coletta – secondo gli investigatori che hanno portato avanti le indagini, doveva essere demolito ma il Comune non ha mai firmato l’ordinanza.
“Il sindaco – ha detto Nicoletta Zuliani, capogruppo del partito democratico in consiglio – l’assessore al governo del territorio e l’assessore alla legalità hanno fatto bene a convocare una conferenza stampa sul tema. Il problema è però, che ulteriori dubbi sulla linearità del comportamento dell’ente sono emersi”.
“Rispetto alle zone d’ombra – ha scritto Zuliani in una nota firmata anche da Enrico Forte – c’è la necessità che l’amministrazione dia chiare spiegazioni, anche perché la tempistica dei vari atti o dei ritardi sugli atti che hanno veri e propri effetti concreti, devono essere spiegati per convincere della logica che li ha messi in fila. E’ un doveroso atto politico valutare se e perché le scelte fatte rispetto alla questione di via Roccagorga siano a tutela del bene comune oppure no, ovviamente alla luce dei documenti che ne registrano l’iter. Occorre convocare subito una commissione Trasparenza“.
La consigliera ha spiegato “quanto sia importante che fatti così complessi necessitino di approfondimento corredato di documenti e audizione responsabili tecnici per poter definire con chiarezza i contorni del problema su cui la politica deve esprimere le sue informate valutazioni”.
“La trasparenza delle scelte deve essere lampante e a monte delle questioni, non può essere costruita via via che gli eventi obbligano a ciò. Per quale motivo, ad esempio, non si è intervenuti sul ripristino dei locali tecnici immediatamente, quando i vigili urbani hanno rilevato l’abuso che li aveva fatti diventare mansarde già da molto tempo? Ricordo, ad esempio, che su via del Lido l’intervento fu immediato”.