Presso la Prefettura di Latina, si è svolta una riunione, presieduta dal Prefetto Maurizio Falco, alla presenza del Presidente della Provincia, del Sindaco di Latina e dei Sindaci dei Comuni maggiormente interessati dalla presenza di ucraini, dei Vertici provinciali delle Forze di Polizia, del Direttore dell’ASL, dell’Ufficio scolastico provinciale e della Croce Rossa per un esame delle misure di accoglienza, da predisporre, con la massima urgenza, in favore dei cittadini ucraini in fuga dal conflitto bellico.
Nel corso dell’incontro è stata concordata la massima collaborazione tra tutti gli interlocutori interessati e sono state stabilite le prime linee di azione comune per garantire la migliore assistenza ai cittadini ucraini in arrivo sul territorio pontino.
Nel richiamare le misure urgenti approvate dal Governo nei giorni scorsi, per il rafforzamento dell’accoglienza su due livelli, il primo costituito dai Centri Straordinari d’Accoglienza (CAS) ed il secondo dal Sistema di accoglienza e integrazione (SAI), il Prefetto ha sottolineato che è già in corso una ricognizione speditiva delle strutture disponibili sull’intero territorio provinciale, in grado di inserirsi in un progetto di assistenza ai rifugiati, che si traduca in una risposta concreta all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina in consequenza della grave crisi internazionale in atto.
Nell’attesa che venga votata, nelle prossime ore, dal Consiglio europeo la proposta della Commissione di applicare per la prima volta la direttiva 55/2001, che riconosce una protezione immediata e temporanea per le persone che stanno cercando di mettersi in fuga dal conflitto in Ucraina, il sistema di accoglienza, già prontamente attivato e costantemente monitorato e sostenuto dalla Prefettura, verrà, quindi, potenziato e adeguato alle esigenze peculiari dettate dall’emergenza in corso.
Sotto il profilo sanitario, l’ASL sta procedendo a garantire la necessaria assistenza attraverso gli ambulatori di medicina generale, presenti sul territorio provinciale, dedicati agli stranieri temporaneamente presenti e attraverso la rete dei pediatri; assicurando, al contempo, anche l’espletamento delle azioni necessarie sotto il profilo del contenimento del contagio da Covid-19, attraverso un’attività di screening e di somministrazione dei vaccini.
Sono stati programmati contatti diretti con i Sindaci della Provincia, coordinati dal Presidente della Provincia e dal Sindaco del Comune capoluogo, nella sua veste di Presidente della Conferenza sanitaria dei Sindaci, al fine di attivare, sin da subito, l’iscrizione nelle liste degli stranieri temporaneamente presenti, per offrire, senza indugio, le eventuali prestazioni sanitarie di cui abbisognano i cittadini ucraini.
Inoltre, particolare attenzione verrà riservata dai Uffici comunali dei servizi sociali sia al reperimento di ulteriori strutture da destinare ai nuclei familiari, sia alle attività da predisporre per garantire l’erogazione degli altri servizi necessari, volti a favorire la più adeguata permanenza dei cittadini ucraini (per lo più donne, bambini) sul territorio, quali ad esempio l’informazione, l’accompagnamento al lavoro e alla fruizione dei servizi sociali, mettendo a disposizione le indispensabili figure dei mediatori culturali, nonché l’assistenza scolastica.
Nell’ambito iniziative solidaristiche diffuse su tutto il territorio provinciale il Presidente della Provincia ha messo a disposizione la sede della ex Rossi sud, che potrebbe fungere, una volta chiarite le modalità di raccolta e di invio alla popolazione ucraina, quale centro per lo smistamento di generi di prima necessità anche sul territorio provinciale.
La Prefettura manterrà attivo un Tavolo permanente, la cui convocazione potrà essere richiesta anche dai Sindaci interessati, al fine di effettuare una gestione unitaria degli interventi da attuare e di assicurare un costante monitoraggio del fenomeno su tutto il territorio provinciale.