Il 10 giugno è stata una giornata decisiva per il recupero e la funzionalizzazione dell’ex reclusorio di Santo Stefano.
In poco più di un anno, il Tavolo Istituzionale Permanente presieduto dalla Commissaria di Governo Silvia Costa ha approvato il concorso al progetto per un investimento complessivo di circa 42 milioni di euro.
Il tutto è finalizzato ad ottenere le migliori idee sotto il profilo architettonico, storico, culturale e naturalistico per recuperare il bene e l’isola di Santo Stefano. In particolare dal concorso dovranno emergere idee per la realizzazione delle infrastrutture per la produzione/approvvigionamento di energia elettrica, per la produzione/approvvigionamento di acqua potabile, per l’approvvigionamento di combustibile (laddove necessario), per la depurazione e scarico delle acque reflue, per la realizzazione delle infrastrutture e per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti da conferire ai centri di riciclaggio/smaltimento.
Lo scorso 8 giugno sono stati completati ulteriori lavori d’urgenza già in atto per un totale di 300 mila euro.
Nel frattempo si attende l’esito di un altro concorso da 9 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’intero reclusorio, della VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) e del nuovo approdo della cosiddetta “Marinella”.
Il recupero di Santo Stefano si ispirerà a quattro grandi principi:
I DIRITTI UMANI – Libertà, di azione e di pensiero critico, la dignità umana, lo Stato di diritto, la solidarietà, la giustizia, la cooperazione internazionale. Così come le ombre e le ambiguità che percorrono la storia della concezione della pena tra la riparazione e riabilitazione che ha accompagnato l’istituzione carceraria.
LA STORIA – il rivivere del ricordo, come coesistenza di presente e di memoria, testimonianza che custodisce il mistero di vite umane e del tempo e che intride i modi della conservazione, della riqualificazione del monumento che diviene documento stratificato nel tempo.
L’EUROPA e IL MEDITERRANEO – Ecosistema complesso, presenza storica, insieme di luoghi e civiltà millenarie, custodia di un patrimonio inestimabile e sfida ineludibile per un futuro di sostenibilità ambientale. Una lettura ispirata dalla visione di lungo respiro di Fernand Braudel e dalle sfide sociali, demografiche e naturalistiche contemporanee.
LA SOSTENIBILITÀ – ambientale, sociale ed economica; economia circolare, utilizzo di materiali e tecnologie sostenibili, benessere sociale, contenimento dei consumi energetici e idrici, delle emissioni di CO2, dei rifiuti, dell’inquinamento acustico e luminoso (illuminazione temporizzata per ridurre l’impatto sull’avifauna), raccolta, utilizzo e riciclo delle acque piovane, utilizzo di fonti di energia rinnovabili, conservazione e tutela della biodiversità.
Poco più di un anno fa questi risultati sembravano lontani se non addirittura a rischio ed è per questo che ringrazio la Commissaria Silvia Costa e il suo staff, il personale e l’Amministrazione tutta del Comune di Ventotene e dell’Area Marina Protetta, Invitalia, l’Agenzia del Demanio, il Ministero dei Beni Culturali e della Transizione Ecologica, la Regione Lazio
-nota Francesco Carta assessore all’Ambiente, Sanità e Qualificazione del Comune di Ventotene-