Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito delle attività a tutela della legalità nella pubblica amministrazione volta a verificare il corretto impiego delle risorse pubbliche, hanno eseguito nei confronti del geometra R.P., capo area tecnica del Comune di Ventotene, la notifica del provvedimento di sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di due mesi, emesso dal Gip Angelo Valerio Inna, del Tribunale di Cassino.
La misura cautelare ha avuto origine dalla richiesta dei sostituti procuratori Roberto Bulgarini Nomi e Arianna Armanini, a seguito dell’attività investigativa svolta dai militari della Brigata della Guardia di Finanza di Ventotene.
Le operazioni di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare come il pubblico funzionario avesse dato origine ad un sistema illecito che prevedeva l’affidamento, ad imprese “preselezionate”, di opere e/o servizi mediante gare, promosse con il metodo della procedura negoziata, indette solo da un punto di vista documentale, in quanto le imprese risultavano fittiziamente invitate al fine di garantire la scelta precedentemente operata a favore di un determinato imprenditore.
Le indagini hanno inoltre permesso di appurare che nel caso di gare caratterizzate dall’affidamento di servizi, il funzionario si premuniva, pur di garantire l’impresa affidataria “amica”, di non procedere alla stipula di alcun contratto ne, tantomeno, ad assicurare alla stazione appaltante gli introiti offerti per l’aggiudicazione arrecando, in tal modo, un danno erariale all’ente pubblico in corso di accertamento.
Le attività di polizia giudiziaria hanno riguardato il periodo dal 2011 ad oggi ed hanno avuto a base l’analisi delle sole procedure indette nell’area del porto nuovo di Ventotene che hanno visto la realizzazione di opere nonché l’affidamento di servizi legati al turismo ovvero alla risorsa economica più significativa dell’isola.
Tra le gare oggetto di approfondimento ci sono gli affidamenti, per le stagioni dal 2013 al 2015, della gestione dello specchio acqueo e della connessa banchina destinata all’ormeggio di unità diportistiche nonché dei servizi, per il solo anno 2015, presenti all’interno della stazione marittima.
E’ stata inoltre approfondita la consegna diretta, operata senza alcuna procedura di gara pubblica, di opere, allo stato mai realizzate, finalizzate al completamento della Stazione Marittima e concesse quando la stessa era sottoposta a sequestro penale e, di conseguenza, sottratta alla disponibilità dell’ente.
Il funzionario è stato indagato per i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d’ufficio.
La Procura, tenuto conto della gravità della condotte riscontrate, ha delegato altre attività ai Finanzieri della Brigata di Ventotene per meglio valutare il possibile coinvolgimento di altri funzionari e/o dipendenti pubblici nonché di privati imprenditori, richiedendo di far luce anche su altre gare al fine di verificare il corretto impiego delle pubbliche risorse che dovrebbero generare, se correttamente utilizzate, opportunità di investimenti per il tessuto imprenditoriale privato ed accrescere il livello di lecita concorrenza tra le aziende.