Il tentativo di rimuovere il giaciglio di fortuna allestito davanti all’ex mercato coperto di Latina non ha avuto successo e così, tornati i senzatetto ad occupare l’ingresso dell’edificio, il Comune ha posizionato dei grossi vasi che tuttavia sono stati rovesciati. E allora si è provveduto ad assicurarli con una sbarra di ferro. Un obbrobrio per i commercianti di Latina Centro che ancora una volta denunciano lo stato di abbandono in cui versa il centro storico del capoluogo pontino.
“La soluzione, fermo restando il problema sociale sul quale non abbiamo competenze per esprimerci – recita una nota stampa dell’associazione Latina Centro -, c’è e non è di così difficile attuazione: si potrebbe istallare una chiusura da cantiere e, magari, abbellirla con un telone pubblicitario: così si otterrebbe la salvaguardia dell’area a costo zero poiché i costi dell’operazione sarebbero a carico di chi poi usufruisce dell’area pubblicitaria. Noi dell’associazione Latina Centro siamo disposti a prenderci in carico l’operazione nei modi sopra esposti, ma per poter concertare l’intervento dovremmo poter incontrare l’Amministrazione comunale cosa che ad oggi non ci è riuscita pur avendo più volte richiesto appuntamenti sia per discutere della nostra idea di centro città sia per proporre il nostro progetto di Natale. Sembra proprio che si preferisca rapportarsi con chi edifica aiuole abusive piuttosto che con chi rappresenta i commercianti del centro avendo perciò a cuore il centro città”.
Parole che riaccendono la delusione delle scorse settimane quando la maggioranza del sindaco ha tradito l’aspettativa dei negozianti di vedere riaprire al traffico l’area della ztl durante i giorni feriali. E poi la storia dell’aiuola di via Eugenio di Savoia.
“Per anni – dicono – noi dell’associazione Latina Centro abbiamo informato senza risposta le varie amministrazioni che quella aiuola spuntata dal nulla all’incrocio tra via Eugenio di Savoia e viale Umberto I fosse, oltre che orrenda e pericolosa, anche illegale. C’è voluta una interrogazione presentata dal consigliere Enrico Forte per certificare per voce dell’assessore competente Gianfranco Buttarelli che ‘agli atti non risultava nulla e che forse sarebbe stato frutto di una conferenza di servizi informale’…cioè l’aiuola posizionata al centro della città non era autorizzata”.