Nella notte tra sabato e domenica, il centro elaborazione dati – CED regionale è stato attaccato da un potente attacco hacker. A darne notizia è stata l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.
“Per motivi di sicurezza – comunicano da Salute Lazio – i sistemi sono stati disattivati, e al momento sono sospese le prenotazioni per i vaccini. Le operazioni di somministrazione, che stanno regolarmente procedendo, potrebbero subire dei rallentamenti, poiché dovrà essere gestito manualmente l’inserimento dei dati. Tutto questo – aggiunge D’amato – avviene proprio nel giorno in cui il Lazio ha superato il traguardo del 70% della popolazione over 18 vaccinata con doppia dose. Confido nel lavoro dei tecnici di LazioCrea che stanno conducendo ininterrottamente assieme alle autorità di sicurezza e controllo ed auspico che questo vile attacco possa essere respinto nel più breve tempo possibile”.
La polizia postale, d’intesa con la Procura di Roma, ha avviato accertamenti in relazione all’attacco hacker al ced della Regione Lazio che ha disattivato anche quelli del portale Salute Lazio e della rete vaccinale. I pm potrebbero procedere per accesso abusivo a sistema informatico. Obiettivo degli investigatori è capire la matrice dell’attacco e se c’è stata eventuale richiesta di riscatto.
“La campagna vaccinale del Lazio – rassicura D’Amato – sta procedendo e proseguirà regolarmente, senza nessuna interruzione e non ci sarà nei prossimi giorni. Ringrazio tutti i nostri operatori che si stanno impegnando per garantire tutte le somministrazioni. Chi è prenotato, può andare tranquillamente nei centri vaccinali. Ringrazio il Commissario Figliuolo per la disponibilità che ci ha dato nel garantire il supporto nel trasferimento dei flussi nell’anagrafe vaccinale nazionale. Non ci fermeremo di fronte a questo attacco”.