Tre commercianti di Latina “strozzati” per prestiti di poche migliaia di euro da una banda riconducibile ad uno stesso nucleo familiare: quattro persone finite in carcere e altrettante ai domiciliari per usura, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti questa mattina, in forza di ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito dell’operazione Family, dai carabinieri del reparto Territoriale di Aprilia e della stazione di Cisterna di Latina, diretta dal maresciallo luogotenente Giovanni Santoro. I fatti contestati al gruppo si sono verificati dal 2016 e sono andati avanti fino a qualche mese fa. Le indagini, coordinate dalla Procura di Latina, hanno preso il via a seguito della denuncia sporta da una delle vittime giunta al limite della sopportazione dei suoi aguzzini. L’uomo in un momento di mancanza di liquidità aveva chiesto in prestito 10.000 euro, pagando anticipatamente 2.000 euro mensili di tassi di interesse. Poi non potendo restituire la somma aveva visto crescere a dismisura il suo debito subendo così sistematiche minacce di estorsione.
Gli accertamenti sui “creditori”, svolti anche attraverso le attività di intercettazione, hanno consentito all’Arma di scoprire altri due casi di usura ed estorsione, in danno di altrettanti commercianti di Cisterna. E non solo. Nel corso delle indagini, infatti, alcuni degli arrestati erano stati pizzicati con notevoli quantitativi di droga: sequestrati un chilo di cocaina e cinque chili di hashish. In una precedente perquisizione a carico di uno degli arrestati i carabinieri della stazione di Cisterna avevano trovato e sequestrato contanti per 77mila euro.
“Il traffico di sostanze stupefacenti – ha detto oggi il comandante provinciale dei carabinieri di Latina, il colonnello Gabriele Vitagliano, nell’ambito della conferenza stampa indetta a Latina presso la sede dell’Arma – viene spesso visto come un reato scollegato da altre attività delittuose, ma non è sempre così. E’ invece uno strumento per finanziare altre attività criminali come quella dell’usura e il conseguente reato di estorsione”. Recentemente il Prefetto di Latina ha sollecitato attività specifiche volte alla repressione dell’usura, difficile da intercettare. “In questo caso – ha detto il colonnello Vitagliano – grazie al lavoro svolto dai soli militari della stazione di Cisterna, che non si sottraggono al sacrificio personale e che conoscono il territorio, è stato possibile raggiungere al brillante risultato di oggi”.
“Nel corso delle indagini – ha riferito il colonnello Riccardo Barbera, comandante del Reparto territoriale di Aprilia – abbiamo intercettato il commento di uno degli indagati che diceva che questa attività (quella dei prestiti usurai, ndr) è centomila volte meglio dello spaccio di droga, aggiungendo che mentre dormiva aveva guadagnato 6.000 euro”.
Anche il colonnello Barbera ha voluto sottolineare che il successo dell’operazione è dovuto all’operato dei carabinieri di Cisterna e del suo comandante Santoro. La stazione di Cisterna nei mesi scorsi è stata oggetto di attentato intimidatorio con colpi di pistola sparati nella notte. “Gli arresti di oggi non hanno nulla a che vedere con gli spari – ha precisato Vitagliano – ma significano che la stazione dei carabinieri di Cisterna dà molto fastidio alla criminalità”.
Con l’operazione Family sono finiti in carcere i coniugi Guerrino Troiani, 49 anni, e Katia Angustura, 43 anni, i sorvegliati speciali Alessandro Conti di 38 anni e Gennaro Amato di 53 anni. L’ordinanza di arresto a Conti è stata notificata presso una comunità del Casertano in cui si trovava da qualche tempo. Ai domiciliari sono finiti Giorgio Cirillo, 30 anni, genero della coppia Troiani-Angustura, suo fratello Mario, di 35 anni, suo padre Enzo, 64enne, consuocero di Troiani e Angustura, e Elvis Mezzoprete, di 34 anni. Tutti residenti a Cisterna, eccetto Enzo Cirillo residente a Colleferro.