Non è passata inosservata la presenza, questa mattina, degli agenti del Nucleo investigativo della Forestale negli uffici di Palazzo Braschi dove ha sede il Dipartimento di urbanistica del Comune. Probabilmente su delega della Procura della Repubblica, i forestali hanno acquisito copia di alcuni recenti atti relativi alla previsione di nuovi insediamenti abitativi alle porte della città. In particolare l’attenzione del Nipaf si è concentrata su due delibere approvate dal commissario straordinario Erminia Ocello riguardanti Programmi integrati di riqualificazione urbanistica in località Scafa di Ponte per la realizzazione di 130 villini con volume residenziale di 24.960 metri cubi su sette ettari di terra di proprietà della società “La Torre immobiliare srl” lungo la provinciale per San Felice Circeo (delibera commissariale con i poteri del Consiglio comunale numero 94 del 24 maggio 2016) e di villini bi, tri, quadri familiari ed a schiera), di edifici commerciali e di un edificio turistico-ricettivo, per un totale di 58.937 metri cubi, su 16 ettari di terra tra la provinciale per San Felice Circeo e la strada regionale Pontina di proprietà di Anna Maria Scoppetta, Pietro, Renata e Tommaso Rivellini (delibera commissariale con i poteri del Consiglio comunale numero 59 del 10 maggio 2016. Entrambi i piani integrati prevedono la realizzazione di opere di pubblica utilità.
Per quanto riguarda l’intervento proposto dalla società “La Torre immobiliare srl”, il contributo straordinario consiste nella realizzazione e cessione al Comune di Terracina di un parco urbano pubblico attrezzato nell’area oggetto delle nuove edificazioni e la realizzazione e cessione al Comune di Terracina di un centro sportivo attrezzato e relativi servizi consistente in quattro campi da calcetto, quattro campi da tennis con relative tribune e spogliatoi, tre campi da beach volley un ristorante/bar, bagni pubblici, aree a verde e camminamenti. Per quanto riguarda l’intervento proposto dai comproprietari Scoppetta e Rivellini, sulla cui area insiste anche un vecchio edificio dell’Opera nazionale combattenti, il contributo straordinario consiste nella realizzazione di un tratto di viabilità previsto nel vigente Piano regolatore generale, mai attuato al fine di un efficiente raccordo con il tratto di viabilità a nord dell’area di proprietà dei proponenti; la realizzazione di un parco urbano pubblico attrezzato a servizio dell’intero ambito per otto ettari di superficie, una sorta di forestazione urbana con presenza di lago e percorsi pedonali e ciclabili in cui collocare attività legate allo svago e all’esercizio sportivo. In entrambi i casi è prevista l’urbanizzazione a carico dei costruttori.
Da quanto si apprende, l’interesse del Nipaf sugli atti del commissario Ocello è volto a verificare, oltre alla regolarità della maxi operazione immobiliare che vede la realizzazione complessiva di nuove volumetrie per oltre 83mila metri cubi in forza a varianti del Piano regolatore generale, atteso che allo stato gli ettari, per altro confinanti, interessati ai due progetti, ricadono attualmente in aree a destinazione agricola, anche e soprattutto l’effettiva utilità pubblica delle opere proposte a vantaggio del Comune e che le stesse siano di effettiva compensazione all’uso del suolo.