Upper e l’occasione persa. Se Lbc fa quadrato attorno all’assessore Cristina Leggio e Fabio d’Achille sul caso Upper sollevato dalla Lega, i gruppi consiliari di opposizione, Fratelli d’Italia e Forza Italia, e il consigliere Matteo Coluzzi affermano che la maggioranza ha perso l’occasione per dimostrare la buona fede.
“Quanto emerso giovedì nel question time, ossia la presenza della cooperativa che ha tra i soci il consigliere comunale di Lbc Fabio D’Achille, nel progetto Upper, meritava risposte chiare ed esaustive da parte della giunta e della maggioranza”, affermano i consiglieri di Forza Italia, di FdI e il consigliere Coluzzi.
“Per questo progetto il Comune percepirà oltre 4 milioni di euro di fondi Ue e l’eventuale presenza di opacità va chiarita al più presto – proseguono -. Ci saremmo aspettati quindi una risposta fatta di documenti, spiegazioni chiare e definitive sulla bontà del procedimento e sull’assenza di qualsivoglia conflitto di interesse. Invece, nulla di tutto questo. Lbc ha fatto di peggio. Dal piedistallo di presunta superiorità morale ed etica la cui patente si sono auto assegnati, i consiglieri del gruppo Lbc e l’intero movimento hanno pensato bene di attaccare sul piano personale il consigliere della Lega Massimiliano Carnevale, reo di aver fatto il suo dovere di consigliere di opposizione che, carte alla mano, ha mostrato come qualcosa non torni negli atti della vicenda Upper, dimostrando il coinvolgimento del consigliere D’Achille”.
E sul fatto che Lbc dice di non accettare lezioni da Carnevale, FI, Fratelli d’Italia e Coluzzi affermano che trattasi di reazione scomposta da parte di Latina Bene Comune: “Una reazione scomposta quella di Lbc che non argomenta sui contenuti ma emette giudizi di valore sulla persona, sui percorsi di vita, sulle scelte politiche di chi ha sollevato una questione vera e certificata dalle carte. Lbc getta fango sulle persone con comunicati pieni di rabbia e astio, così da non rispondere sul piano politico”.
“Questa vicenda – affermano – poteva essere l’occasione per dimostrare la propria buona fede nelle scelte amministrative e nel modo di guidare la città. Invece dimostra che avevamo ragione noi: una amministrazione trasparente a parole ma opaca nei fatti”.