“E’ la sua elegante concretezza che mi spinge a sostenere Carla Amici alle elezioni regionali del 4 marzo prossimo”. Parola del professor Erasmo Spaziani, docente dell’università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche. Il supporto del “camice verde” alla candidatura del sindaco di Roccagorga per uno scranno al fianco di Nicola Zingaretti non è solo frutto di campanilismo o di appartenenza politica, sono entrambi cittadini del piccolo centro lepino e del Partito democratico. A convincere il professor Spaziani è piuttosto il fatto che Amici non parla il politichese, sa ascoltare, legge i bisogni del territorio e vanta una lunga esperienza di amministratrice capace.
E’ partita con queste premesse la conferenza stampa organizzata per lanciare a Terracina la candidatura di Carla Amici alla carica di consigliere regionale del Lazio. Nella sala del “Caffè del Duomo” di piazza Municipio c’era anche Patrizia Renzelli, esponente sì del Partito democratico ma soprattutto assistente sociale presso il centro di Neuropsichiatria infantile di Terracina. Da un lato l’Università, dall’altro il mondo socio-sanitario, per quella Sanità universale al centro della proposta politica di Carla Amici “per non lasciare nessuno indietro”. Un mantra della sindaca-candidato che in questi giorni ha iniziato il tour nei diversi comuni della provincia di Latina. La tappa di Terracina è una delle principali, non tanto perché è tra i centri pontini più grandi, ma perché grazie ai lunghi anni di dirigenza dell’istituzione cittadina dedicata ai servizi sociali Amici conosce, meglio di altri, quelle che sono le esigenze del territorio in questo ambito. Questa mattina, in conferenza stampa, ha detto che la Regione Lazio ha fatto moltissimo in questi anni ma che può fare di più, ponendo al centro la persona per dare migliori risposte alle categorie più fragili, ai portatori di disabilità. “Una disabilità da guardare non soltanto sul piano socio-sanitario ma anche in ambito delle mobilità, dell’occupazione”.
Renzelli, dal canto suo, ha fatto un breve excursus sulla normativa regionale ma ha poi sottolineato il rapporto intercorso con Amici in ambito lavorativo dove la “differenza di vedute”, talvolta subentrata, non ha mai impedito di trovare la soluzione più idonea per l’utente. Due sensibilità diverse, quella di Renzelli e quella di Amici, calate in due ruoli diversi ma certamente convergenti al fine di “non lasciare mai nessuno indietro”.
L’occasione di oggi ha consentito al professor Spaziani, chirurgo universitario all’ospedale Fiorini da quando, nel 2005, La Sapienza ha fatto il suo ingresso a Terracina, di raccontare la sua esperienza lontana da Roma e di sottolineare la potenzialità che il territorio ha con la presenza dell’università in provincia, quell’occasione… che ancora oggi sembra sfuggire alle amministrazioni del territorio. Non tutte però, perché l’eccezione arriva proprio da Roccagorga che ha scelto di delegare l’organizzazione di grandi eventi scientifici proprio al professor Spaziani. Sabato, ad esempio, è in programma nel piccolo centro lepino il master in Riabilitazione visiva del paziente ipovedente. “E che i partecipanti non consumeranno almeno un caffè a testa?”. Ha domandato retoricamente Spaziani ai giornalisti intervenuti alla conferenza di Amici. “Ecco, in tutti questi anni non ho mai trovato un amministratore come Carla disposto ad ascoltare i bisogni dell’università. I politici si vedono in campagna elettorale, non conoscono le problematiche e poi spariscono. Con il sindaco di Roccagorga, il mio sindaco, invece ci siamo sempre confrontati. Carla sa da dove arrivano i nostri studenti, qual è l’accoglienza che ricevono di cosa hanno bisogno. Questo territorio ha mai preso in considerazione il turismo congressuale? Ha mai pensato ad un Piano regolatore sociale in grado di risolvere il problema abitativo degli studenti fuori sede attraverso l’ospitalità da parte di anziani in cambio di un contributo economico? Ecco, questi sono soltanto alcuni esempi delle proposte politiche che Carla Amici porterà in Regione. Sono le sue, credetemi, e sono frutto della sua competenza”.
Insomma, dopo 13 anni di università al Fiorini la città di Terracina e il comprensorio circostante, secondo Spaziani, ancora non hanno saputo cogliere l’occasione. Ed è per questo che il professore confida nella elezione di Amici, “la quale ha una visione globale di tutto ciò che ruota attorno all’ospedale e all’università”. Serve potenziare i trasporti, pensare ad una viabilità migliore per raggiungere Terracina: “Dobbiamo creare un turismo intelligente”, ha spiegato il chirurgo pensando ai suoi studenti. “Quel che oggi abbiamo – ha detto – possiamo sempre perderlo. Come quella volta del master per le emergenze in area infermieristica. Ci avevano messo a disposizione per le lezioni una cappella del cimitero. Non scherzo. Un ambiente buoi, attorno alle lapidi, freddo. Oggi il master si tiene al Policlinico e al San Camillo”.
Per Spaziani l’Università è una realtà che la provincia di Latina non può permettersi di perdere e “occorrono amministratori competenti come Carla Amici” per affiancarla a servizi idonei, ne vale anche per la cura dei pazienti. Da un lato la dignità ospedaliera, con competenza assistenziale, e dall’altra la dignità universitaria, con competenza formativa, possono e devono convergere al meglio per la cura del paziente. Al resto deve pensare l’amministrazione comunale, la classe dirigente, l’imprenditoria locale. “Di recente ci è stata concessa l’ex aula del giudice di pace per tenere le lezioni. Bene, ringraziamo e auspichiamo che il riuso degli immobili comunali sia maggiormente perseguito. Ma non basta cambiare targa all’ingresso dell’ex Tribunale di Terracina per fare l’Università. Dobbiamo chiederci dove vanno a mangiare e a dormire gli studenti, da dove arrivano e che strade percorrono”. “Dobbiamo fare in modo – ha sottolineato la candidata Amici – che gli studenti scelgano Terracina e che i docenti restino qui e credano in questa realtà universitaria per una crescita dell’offerta formativa a beneficio della collettività sia in termini sanitari che economici”.
Quando ci si confronta con la sanità non è mai semplice e il sacrificio imposto in questi anni a causa del deficit ha impedito investimenti e nuove occupazioni, e ora che la sanità laziale esce dal commissariamento ci sono nuove occasioni. “Dobbiamo investire nelle tecnologie – ha detto la candidata – e in nuove assunzioni di medici e infermieri ma al contempo dobbiamo pensare ad una riorganizzazione dei servizi. Per fare un esempio possiamo parlare dei pronto soccorso, sempre super affollati, dove vengono gestiti i diversi codici di emergenza, dove giustamente passano avanti i ‘rossi’, mettendo gli altri in attesa per ore. Dobbiamo pensare ad una diversa organizzazione e soprattutto ad alleggerire il carico con soluzioni diverse. Abbiamo bisogno che i nostri ospedali funzionino, prima di costruirne altri nuovi”.
Insomma, una Carla Amici alla Regione Lazio per una sanità rinnovata e innovativa e un’università che continua ad essere un’opportunità da cogliere senza ulteriori rinvii.