LATINA- È tempo di riorganizzare l’economia del Paese, di dare risposte concrete a dei territori che hanno bisogno di ripartire. A questo proposito questa mattina, 8 febbraio 2021, si sono incontrati presso la sede di Unindustria Latina, le Organizzazioni Sindacali rappresentate da Anselmo Briganti per CGIL, Roberto Cecere per CISL , Luigi Garullo per UIL, Ivan Vento per l’Organizzazione Sindacale di UGL Latina, con il Presidente dell’Associazione territoriale di Latina Pierpaolo Pontecorvo e il Direttore Unindustria Latina Andrea Segnanini.
È cosa nota che il tessuto produttivo della provincia di Latina sta scontando già da tempo difficoltà strutturali che hanno frenato e, in alcuni casi compromesso, lo sviluppo economico del territorio. L’emergenza sanitaria e le misure attuate per fronteggiarla non hanno fatto altro che accentuare le difficoltà e rendere evidenti le disparità tra comparti produttivi. I settori più colpiti sono il turismo e i trasporti, a cui si aggiungono altri segmenti produttivi rilevanti, come la metallurgia, le imprese alimentari e delle bevande legate al canale HO.RE.CA. Per questi comparti il calo delle vendite è risultato sin da subito consistente e le prospettive per i prossimi mesi restano particolarmente difficili, in termini di ripresa della domanda e di mantenimento delle quote di mercato rispetto ai concorrenti esteri.
La firma del protocollo d’intesa, dunque, avrebbe come obiettivo fondamentale lo sviluppo del territorio post Covid, individuando i fattori-chiave per il rilancio del territorio attraverso un’azione sinergica tra Istituzioni, organizzazioni imprenditoriali e sindacali. La continuità dell’attività industriale e la relativa salvaguardia delle aziende è la prima finalità che le Parti sociali pongono a fondamento dell’accordo.
L’invito alle aziende è di cogliere l’opportunità dell’uso flessibile dei Fondi Europei della Politica di Coesione mentre le Amministrazioni Pubbliche, le Parti sociali e tutti gli attori dell’economia pontina devono essere pronti e proattivi per saper realizzare, sfruttare, investire e portare a compimento, nei tempi previsti, tutti i finanziamenti in arrivo dall’EU che ricadranno sul territorio provinciale.
I settori “prioritari” per la provincia di Latina sono sicuramente quello farmaceutico, fiore all’occhiello dell’economia nazionale che pesa quasi il 2% del Pil, ma anche il comparto manifatturiero e metalmeccanico, mentre il comparto alimentare chiede significative dilazioni dei versamenti fiscali e contributivi specifici per la filiera Horeca (hotel-ristorazione-catering) e le industrie relative. Sarà inoltre importante accedere ai fondi europei per contributi a fondo perduto finalizzati ad investimenti industriali per la filiera agri-tech. Fondamentale è poi il rilancio del Turismo, soprattutto balneare. L’economia del mare rappresenta infatti un’opportunità importante per la crescita, anche di natura occupazionale.
Tutto ciò apre molti altri scenari legati alle infrastrutture, di cui il territorio pontino è carente da anni. Il Protocollo chiede, infatti, la realizzazione di tutte quelle opere cantierabili in breve tempo, come la Cisterna-Valmontone o l’Autostrada Roma-Latina, la Pedemontana di Formia, il raddoppio Campoleone-Aprilia ed il miglioramento di quanto già esistente come ad esempio l’asse trasversale Lazio Sud (collegamento Sora-Atina-Cassino-Formia-Gaeta).
Le parti firmatarie, entro un mese dalla data di sottoscrizione del protocollo, dovranno individuare i nominativi che faranno parte del Comitato e iniziare a lavorare per accrescere lo sviluppo delle aree industriali del territorio, monitorare l’avanzamento dei finanziamenti in materia Industria 4.0 e green economy, con incontri periodici e la stesura semestrale di un rapporto.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Segretario Regionale UGL Armando Valiani: “Apprendo con fiducia e compiacimento del protocollo firmato a beneficio del territorio di Latina. Questo può e deve essere un punto d’inizio per rilanciare l’economia della provincia dopo l’emergenza sanitaria legata al COVID”.