Il terzo rapporto sulle dichiarazioni dei redditi elaborato dalla Uil Pensionati di Latina lancia un allarme da pensione: la provincia di Latina è al penultimo posto regionale per i redditi da pensione, preceduta da Frosinone.
I 122 mila pensionati pontini dichiarano un reddito medio di 15.842 euro l’anno, a fronte di una media regionale di 19.458 euro e di una media nazionale di 16.870 euro.
“La fotografia reale delle dichiarazioni dei redditi nella nostra provincia – commenta Francesca Salvatore – dimostra che le pensionate e i pensionati hanno un reddito che non può certamente essere definito sostanzioso, in quanto in soldoni significa vivere con poco più di 1.200 euro lordi l’anno (poco più di 1.000 euro netti al mese). Dati che ci confermano, quello che è sotto gli occhi di tutti: la partita sulla rivalutazione delle pensioni e del recupero dell’inflazione resta aperta e di questo il governo ne dovrà tenerne conto, in modo tale da recuperare il potere di acquisto che si è progressivamente perduto nel corso degli anni. Inoltre, – aggiunge – il rapporto mette in evidenza come il reddito dichiarato dai pensionati sia superiore a quello dichiarato da chi vive con redditi da partecipazione da rendite immobiliari (12.635 euro medi l’anno), e, ancor più sembra suonare come beffa, in 10 comuni della provincia, tra cui Formia, Gaeta e Sabaudia, i pensionati dichiarano un reddito più alto degli imprenditori”.
“Questi dati – commenta amaramente il segretario della uilp – dimostrano in maniera inequivocabile come l’evasione fiscale nella nostra provincia, e non solo, abbia raggiunto livelli intollerabili soprattutto nei confronti di chi vive con un reddito da pensione”.
“Tornando ai dati delle pensioni, – continua Salvatore – a Latina il reddito medio dichiarato dagli oltre 27 mila pensionati è di 18.891 euro; a Gaeta gli oltre 5 mila pensionati dichiarano un reddito di 18.745 euro; a Sabaudia un reddito di 18.018 euro; a Formia 17.871 euro; a Ventotene 16.134 euro. Mentre a Campodimele il reddito medio dichiarato dai pensionati ammonta a 10.545 euro; a Prossedi 11.674 euro; a Sonnino 12.109 euro; a Fondi 12.116 euro; a Monte San Biagio 12.453 euro”.
Il caso “incapienti”
Dal rapporto emerge, inoltre, che in provincia di Latina ci sono troppe persone (1 contribuente su 4) che non versano alcuna imposta in quanto rientrano nella categoria dei cosiddetti “incapienti”. Infatti gli incapienti in provincia di latina ammontano a quasi 95 mila persone (il 26,9% del totale dei contribuenti pontini). E’ vero che tra queste persone vi è una sacca di evasione ed elusione fiscale ma, se circa il 75% di coloro che non pagano le imposte hanno un reddito da lavoro dipendente e pensione, vi è la questione di come si aumenta il potere di acquisto di questi redditi e il tema dei temi di come si redistribuisce la ricchezza in questo paese.
“I dati del rapporto,- conclude Francesca Salvatore – rilevano in tutta la loro drammaticità la reale condizione di pensionate e pensionati. E’ necessario mettere fine a questa deriva che sta spingendo milioni di persone che vivono con una pensione, un tempo dignitosa, ai limiti della soglia di povertà. Per questo chiediamo al governo nazionale, ma anche ai sindaci di tutti i comuni pontini, di mettere in atto misure urgenti per ristabilire quell’equità sociale di cui non vi è più traccia in questo paese”.