Qualche giorno fa – il 18 novembre scorso – la Corte Costituzionale si è espressa considerando legittima la norma che vieta il rito abbreviato i reati che prevedono la pena dell’ergastolo.
Il primo imputato del tribunale di Latina che dovrà rinunciare al rito abbreviato, e di conseguenza alla riduzione di un terzo di una eventuale condanna, è Fabio Trabacchin, che ha confessato di aver ucciso la moglie Elisa Ciotti, il 10 luglio 2019, a Cisterna.
Il processo per omicidio volontario pluriaggravato continuerà quindi davanti al Corte d’Assise del Tribunale di Latina. Comunque le parti si sono accordate, questa mattina, per acquisire tutte le attività di indagine, sia del pubblico ministero che le attività investigative della difesa – gli avvocati Fabrizio Mercuri e Luca Melegari – tra cui una consulenza sulla capacità di intendere e volere dell’imputato.
Sempre questa mattina il pm Andrea D’Angeli ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica sull’uomo. Non si procederà quindi – caso alquanto raro – con il dibattimento. Il 18 dicembre prossimo verrà nominato il perito della Corte.