Tutta l’Italia è zona rossa. Non c’è più nessuna differenza per restrizioni tra la Lombardia e le undici province che prima erano state dichiarate zona rossa e il resto d’Italia. Da domani anche in provincia di Latina saranno attuate le stesse limitazioni che erano previste per le aree in cui i contagi e i decessi sono maggiori.
Eppure i numeri di oggi sono una nuova doccia gelata e il governo ha deciso misure ancora più strette anche per il resto della Penisola. Le scuole e le università, lo ha detto Conte nella conferenza stampa di questa sera, resteranno chiuse almeno fino al 3 aprile. Sospeso anche il campionato di calcio di serie A come tutti gli altri sport. Chiuse palestre e piscine e vietati gli assembramenti anche all’esterno. Il presidente del Consiglio firmerà il nuovo decreto tra poco. Domani sarà già in vigore.
Già oggi a Latina la situazione era quanto meno particolare. I centri commerciali erano vuoti e le persone hanno dovuto fare la fila fuori dai supermercati per gli ingressi contingentati e c’è l’obbligo dei guanti all’interno. L’edizione straordinaria dei telegiornali di questa sera, dopo le 9.30, è stata un nuovo colpo.
I trasporti non saranno bloccati per permettere alla produzione di non interrompersi, ma le indicazioni sono quelle di evitare in ogni modo possibile i contatti con le altre persone. E’ il momento della responsabilità: tutti noi dobbiamo rispondere. E’ necessario per quanto possibile restare a casa e tanti sono gli appelli, anche del sindaco Coletta e del presidente della Provincia di Latina, Medici, ai ragazzi perché seguano le indicazioni.