Due misure cautelari del divieto di espatrio a carico di due cittadini residenti in provincia di Latina, accusati di truffa e autoriclaggio. E’ questo ciò a cui ha portato una complessa indagine da parte della Polizia sul fenomeno del falso trading online. Gli accertamenti investigativi condotti dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Torino e coordinati dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica hanno consentito di accertare che la coppia indagata, attraverso telefonate in stile call-center, proponeva a potenziali vittime individuate anche per mezzo di società di profiling, rendite finanziarie molto elevate a fronte di ingenti versamenti di denaro.
I presunti broker, nelle chiamate ingannevoli, rappresentavano la falsa proposta commerciale di piani di investimento “sicuri”, inducendo la vittima a registrarsi su piattaforme finanziarie appositamente create. Questi portali simulavano l’esistenza di falsi grafici di fluttuazione degli investimenti, tali da ingenerare nel malcapitato l’assoluta fiducia nella validità dell’investimento.
L’attività di indagine della Polizia Postale, durata quasi due anni, si è incentrata sulla complessa analisi dei flussi finanziari riconducibili agli indagati che in breve tempo trasferivano su conti intestati a società di comodo, sedenti all’estero, il denaro dopo aver effettuato una serie di operazioni e trasferimenti, anche attraverso wallet di criptovaluta, idonei ad ostacolare l’identificazione della provenienza illegale.