Autobus pieni e nessun distanziamento previsto dalle misure anti Covid. A denunciare la situazione a Latina è la consigliera comunale Nicoletta Zuliani, capogruppo del Pd: “Dal mese di maggio – dice – ho ripetutamente chiesto in ogni commissione trasporti di affrontare il nodo della ripresa della scuola: ne abbiamo cominciato a parlare soltanto a fine agosto ed il risultato è che oggi il 35% delle flotta della Csc non è utilizzabile perché non ha i requisiti per poter ottemperare alle prescrizioni anti Covid.
La rimodulazione delle corse non è sufficiente e non è sostenibile: gli autobus dell’ingresso e dell’uscita dalla scuola ridotti nella frequenza penalizzano i ragazzi delle zone Q4-Q5 che devono raggiungere il Majorana e l’Einaudi”.
“La situazione più critica – continua – è quella che riguarda Latina Scalo: lavoratori che devono raggiungere Latina, molti del mondo della scuola che utilizzano i treni, sono costretti o a rischiare di ammalarsi perché quei pochi autobus che sono rimasti a fare da navetta dalla stazione a Latina sono pieni come scarole di sardine, e i ragazzi non indossano le mascherine. Chi controlla?
Chi viaggia in queste condizioni è costretto a scegliere tra 3 opzioni: rischiare di prendere il Covid, pagare ogni giorno il taxi per andare sul posto di lavoro, oppure rinunciare ad andare a lavorare”.
Un’insegnante che ha subito da poco un intervento non è salita sul bus stracolmo per evitare il coronavirus e non ha potuto raggiungere la scuola dove lavora.
“La mancanza di risposta a questo problema ci porterà, da lunedì 28 settembre, ad avere un problema ancora più grande visto che le scuole entreranno a regime con tutte le classi proprio da quel da quel giorno.
Questa mancanza è tanto più inaccettabile quanto più ricordo di essere stata costantemente ignorata quando in commissione ribadivo l’urgenza di affrontare questo tema. Perché il Comune non ha fatto convenzioni con i tassisti, con i Ncc (noleggio auto con conducente)? Perché siamo oggi ridotti a dover rinunciare al 35% della flotta CSC quando invece abbiamo bisogno di più corse e di più mezzi?
È vero che il COVID si è abbattuto su tutti noi, ma sono stati stanziati 500 milioni per il mancato introito ed il trasporto è un servizio pubblico essenziale, essenziale ai lavoratori che hanno un lavoro, ed essenziale agli studenti che devono riprendere ad andare a scuola in tutta sicurezza
Essere riusciti nel difficilissimo compito di aprire le scuole in sicurezza ma non aver garantito il trasporto con altrettanta sicurezza ed efficienza, rischia di mandare all’aria tutto e di farci tornare nell’incubo del lockdown”.