Questa mattina, 13 agosto, Raffaele Trano, deputato del Movimento 5 stelle e il consigliere comunale Osvaldo Agresti sono stati alla discarica abusiva in località Calabretto, ad Itri, per un sopralluogo.
“Nonostante sia trascorso ormai un mese e mezzo dall’incendio che ha messo a nudo una discarica di vaste proporzioni – ha commentato Trano – l’odore insopportabile promanato dai rifiuti invade le abitazioni dei residenti, arrivando fino alle porte del comune di Itri.
Esiste una ‘terra dei fuochi’ anche in provincia di Latina? Dopo la vicenda della Sep di Pontinia, i cui miasmi sono ben lungi dall’essere eliminati, un incendio in località Calabretto mette a nudo la leggerezza con la quale rifiuti provenienti dal ciclo edile ed altri di ignota provenienza siano stati accatastati a pochissimi metri da un altro immondezzaio già sottoposto a sequestro dal pm Mattei della procura della Repubblica di Cassino”.
La diffida era stata presentata proprio da Osvaldo Agresti e sottoscritta da decine di cittadini che hanno acceso i riflettori sulle operazioni di bonifica. Nell’area è quindi comparso un divieto di accesso che indica l’attività in corso.
“Purtroppo il comandante della polizia municipale di Itri – ha detto sempre Trano – ci ha impedito di filmare le operazioni di campionamento dei rifiuti operate questa mattina da Arpa Lazio”. Sul posto sono stati comunque visti barattoli di vernice, lastre di eternit, ‘fumarole’ che fuoriescono dal terreno. “Mi domando – ha sentenziano il deputato pentastellato – di cos’altro c’è bisogno per sequestrare una discarica abusiva?”.
“Ritengo a questo punto opportuno – ha concluso Trano – da parte dell’autorità giudiziaria e degli inquirenti un esame di entrambe le sponde del Rio d’Itri per verificare se l’orografia del corso sia stata, come appare, modificata nel tempo attraverso la creazione di terrapieni”.