Andrea De Gasperis nel mirino dalla trasmissione di “Chi l’ha visto?”. Federica Sciarelli ieri sera ha replicato alle dichiarazioni del Procuratore capo di Latina con un inaspettato parallelismo.
La scorsa settimana il procuratore De Gasperis aveva smentito l’uso del termorilevatore da parte dei carabinieri (per altro non in uso alle forze dell’ordine poiché poco attendibile) nella palazzina della strage di Cisterna: secondo la trasmissione di mercoledì 14 marzo l’apparecchio avrebbe riscontrato la presenza in vita di una delle due bambine mentre i negoziatori erano intenti a parlare sul balcone con Luigi Capasso senza intervenire. “Forse la ragazzina poteva essere salvata”, aveva ipotizzato la trasmissione, mentre il Procuratore Capo di Latina – durante una conferenza stampa indetta due giorni dopo – aveva difeso l’operato dei carabinieri e sostenuto che le due bambine erano state attinte con colpi alla testa, quindi morte all’istante.
Sciarelli, nella puntata di ieri sera, nella sua replica ha ricordato il caso Ilaria Alpi, tracciando un collegamento con il duplice omicidio di Martina e Alessia Capasso per mano del padre Luigi: De Gasperis.
Era il 23 marzo 1994 quando i genitori della giornalista Rai attendevano al cimitero la sepoltura della loro figlia uccisa a Mogadiscio che non poteva avere luogo senza l’autorizzazione della Procura. Al cimitero di Roma – ricorda la conduttrice di “Chi l’ha visto?” – arrivò il pm Andrea De Gasperis che non dispose l’autopsia. “Per De Gasperis l’autopsia sul corpo di Ilaria Alpi non era necessaria, era morta con un colpo alla testa. Il suo corpo fu riesumato due anni dopo. L’autopsia era necessaria, eccome”, le parole di Sciarelli seguite da un nuovo servizio sulla tragedia di Cisterna insistendo sul fatto che “se non si poteva sapere se una delle due bambine fosse ancora in vita, nelle lunghe ore della negoziazione, non si poteva neanche sapere se entrambe fossero morte”. “Entrambe sono state sepolte senza l’autopsia”, la conclusione del servizio.
Insomma, per la trasmissione di RaiTre le parole del Procuratore Capo di Latina non avrebbero avuto nessun peso: in quella casa – la conclusione di “Chi l’ha visto” – si sarebbe potuti entrare prima che il carabiniere Capasso si togliesse la vita. La trasmissione è proseguita con gli spari dei carabinieri lungo via Ozanam a Roma che hanno ferito per errore madre e figlia. “Inseguivano un’auto in fuga e hanno sparato…”.
Proprio ieri mattina Antonietta Gargiulo, ferita gravemente il 28 febbraio dal marito prima che uccidesse le figlie e si suicidasse nella palazzina di “Collina dei Pini” a Cisterna, è stata dimessa dal San Camillo di Roma: i medici hanno ritenuto che non avesse più bisogno di cure dell’ospedale. Antonietta – secondo quanto rendono noto dall’ospedale – può parlare e muoversi. Non è stata resa nota la sua destinazione. In questo periodo la donna, che appena uscita dal coma farmacologico ha saputo della tragica fine delle figlie, è stata assistita dai familiari e dagli appartenenti alla comunità di preghiera della quale faceva parte.
Un caso chiuso per la Procura di Latina con la morte dell’unico responsabile di questa assurda tragedia.