ECONOMIA & SOCIETA’
rubrica del mercoledì
di Ivan Simeone
Direttore CLAAI Assimprese
direzione@claai-assimprese.it
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Le ultime vicende amministrative hanno riproposto con vigore il tema della partecipazione politica e della rappresentanza. Certamente non poche sono state le incongruenze e, probabilmente, non si è sufficientemente sviscerato un confronto su valori e programmi, sul “disegno” di uno sviluppo organico territoriale.
Ovviamente la nostra attenzione, come “CLAAI Assimprese”, Associazione datoriale che ha il mandato dal lontano 1954 di rappresentare gli interessi diffusi degli operatori economici, e delle aziende artigiane del territorio.
I dati locali ufficiali ci confortano. Si registra una sostanziale tenuta del comparto economico locale con segnali positivi per le imprese del mondo delle costruzioni e dell’indotto. Una difficoltà si registra ancora per il mondo del commercio. Certamente una cosa sono i dati ufficiali e altro è il “comune sentire” di chi, giornalmente, incontra gli operatori economici e registra le loro difficoltà reali. I freddi numeri, le percentuali non sempre riescono a trasmettere le reali esigenze di comparti produttivi fatti da imprenditori che si mettono giornalmente in discussione e da lavoratori e consulenti.
Un grido di allarme è stato lanciato dall’ufficio studi della CGIA di Mestre che ha evidenziato come il mondo delle tante partite IVA è in profonda crisi. I cosiddetti “Lavoratori Indipendenti” hanno registrato un calo nazionale del 5,8%, dato Agosto 2021.
Sempre la CGIA di Mestre ha registrato, nell’ultimo periodo, una nuova stretta da parte degli Istituti di Credito verso le piccole imprese e attività commerciali. “A partire dal novembre 2020 i prestiti bancari alle imprese sono tornati a scendere (…) Tra il Novembre 2020 e Agosto 2021 il flusso del credito verso le imprese si è contratto a livello nazionale di 22 miliardi, ovviamente in proporzione anche a livello locale”.
Si sente oggi l’esigenza di varare una azione concertata con le Istituzioni locali per trovare soluzioni ai tanti problemi e supportare chi concretamente fa girare l’economia locale. Abbiamo necessità di una nuova visione; nuove prospettive concertate e non contrapposte. Abbiamo necessità di concretezza e operatività.
Le Istituzioni locali, mai come in questo periodo in cui siamo ancora immersi nell’emergenza sanitaria, che si fa anche emergenza sociale ed economica, devono fare propria una politica sussidiaria circolare dove l’Ente Locale si siede al fianco del privato e dei Corpi Sociali –nel reciproco rispetto di ruoli- per avviare un processo concertato di sostegno degli operatori economici e di sviluppo del territorio.
Facciamo nostro l’insegnamento del Prof. Stefano Zamagni con la sua Scuola di Economia Civile.
La Politica deve tornare a dare risposte alla gente; deve -come più volte si è detto- tornare a dare “risposte all’Umano”. Non è un problema di colore politico e/o di schieramento. E’ una questione di “sensibilità politica”. Vi è oggi l’esigenza di novità e di “freschezza politica”.
La nostra Vision deve essere quella di ricercare una “Migliore Politica”, come ci rammenta Il Santo Padre nell’Enciclica “Fratelli Tutti”; una politica economica che sia attiva e che dia respiro alle strutture sociali ed ai corpi intermedi, ponendo la dignità umana al suo centro.
Sentiamo la necessità di una politica che sia costruttrice di grandi obiettivi con sguardo ampio, realistico e pragmatico. Tutti siamo chiamati a Responsabilità, partendo proprio dagli ambienti dove siamo immersi, dal nostro giornaliero, dai nostri Comuni “Insieme”.