È la regione della capitale d’Italia e una delle più virtuose del mondo. Non sorprende dunque che il Lazio spicchi come uno dei luoghi dai quali provengono una serie di personalità di spicco, anche e soprattutto dal punto di vista sportivo. Il calcio, disciplina per eccellenza in Italia, non fa ovviamente eccezione, e soprattutto negli ultimi trent’anni ha visto fiorire una serie di talenti assoluti nati e cresciuti in questa regione. È chiaro che i primi a venir menzionati in questo aspetto siano Francesco Totti e Alessandro Nesta, entrambi nati nel 1976 ed entrambi bandiere rispettivamente di Roma e Lazio, nonostante quest’ultimo avesse dovuto abbandonare la sua squadra del cuore per firmare con il Milan a causa degli enormi debiti della società biancoceleste. Il primo attaccante e il secondo difensore, Totti e Nesta hanno rappresentato come nessuno la rivalità tra Roma e Lazio in un periodo nel quale le due società capitoline vivevano un gran momento, cosa poi confermata dalle vittorie dello Scudetto in entrambi i lati del Tevere.
I due capitani sono grandi amici, nonostante nel loro periodo di attività non lo potessero sbandierare per una questione di quieto vivere, e hanno rappresentato come nessun altro la classe e la qualità del calcio romano. Per molti, infatti, sia Totti sia Nesta sono il miglior numero 10 e il miglior difensore centrale del calcio moderno in Italia. Quest’anno sia la Lazio sia la Roma, le squadre delle quali sono idoli storici, si trovano a lottare per un posto nella prossima Champions League, anche se i giallorossi hanno maggiori chance di vittoria del campionato secondo le quote di Serie A che pagano 19 volte un loro trionfo. Rivali in campo ma amici fuori, i due esempi più importanti della professionalità del calcio romano hanno dato vita a una serie di duelli strepitosi nei quali a primeggiare è sempre stato il rispetto che avevano l’uno dell’altro. Se Totti è nato e cresciuto in un ambiente romanista, Nesta faceva invece parte di una famiglia laziale che si distingueva in uno stabile nel quale il resto delle case era abitato da tifosi giallorossi. I due hanno incarnato meglio di chiunque altro lo spirito di appartenenza alla loro maglia, con Totti a mietere record su record con la maglia della Roma e Nesta a sollevare titoli su titoli con la casacca della Lazio. Senza la crisi economica del club biancoceleste probabilmente quest’ultimo non avrebbe mai lasciato Roma e, nonostante probabilmente non avrebbe mai vinto la Champions, sarebbe entrato nel novero degli One club man – il cui premio è stato vinto da un totem come Paolo Maldini – proprio come il suo amico Totti.
Compagni di squadra nella nazionale azzurra, con la quale si sono dati il grande piacere di vincere il mondiale del 2006 in Germania, i due capitani storici di Roma e Lazio, nati a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, hanno scritto un pezzo di storia contemporanea del calcio italiano, iniziando la loro rivalità amichevole e rispettosa fin da giovanissimi nei campetti sterrati della periferia della Capitale.