In arrivo un finanziamento da 10 milioni di euro per il risanamento ed adeguamento strutturale del corso d’acqua denominato rio d’Itri / Torrente Pontone.
Obiettivo dei fondi ricevuti è quello di risolvere le continue esondazioni ed i continui allagamenti che hanno interessato negli anni i comuni attraversati dal torrente ovvero Itri, Formia e Gaeta.
I tre Comuni hanno ottenuto un finanziamento di circa 10 milioni di euro per risolvere il problema del torrente che ha, al momento soprattutto presso la foce, un letto troppo stretto e dei ponti che non permettono il deflusso delle acque quando il torrente è in piena.
Il progetto, che vede il Comune di Itri capofila, è pronto ed allo studio dei tecnici. Presenti alla riunione il Sindaco di Itri Giovanni Agresti, il Vice Sindaco Avv. Cece, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Ciccone ed il responsabile del procedimento Massimiliano Meschino. Per il Comune di Formia presente il vice Sindaco Avv. Giovanni Valerio e per Gaeta l’Assessore ai lavori pubblici Simone Petruccelli e l’Ing. Falco, Dirigente ai lavori pubblici.
Il progetto prevede la rimodulazione di diversi ponti sul Pontone. Sei in tutto: Vindicio, Unità d’Italia, Canzatora, Pontone, un ponte di accessi ai fondi privati (sempre a Pontone – Sant’Angelo), Santangelo ed il Ponte a Rignano, il cui appalto è già fase di gara.
Il lavoro più imponente riguarda i due ponti di Formia. Quello di Vindicio (alla fine del lungomare), e l’altro riguardante viale Unità d’Italia. Qui si concentra, come detto, la maggiore criticità per il deflusso delle acque in piena. A tal riguardo il progetto prevede l’allargamento dell’alveo del torrente fino a 25 metri di larghezza ed di un metro e mezzo circa in altezza. Entrambi i ponti verranno previsti di attraversamento pedonale e ciclabile. Quest’ultima per non perdere l’occasione, in un prossimo futuro, di collegare con una ciclabile Formia e Gaeta. Il progetto inizia dunque il suo iter tecnico amministrativo nei diversi Comuni, per proseguire in seguito con la fase operativa. I primi lavori sono stati previsti per l’autunno 2024.