Sei novembre. Una data che Tiziano ricorderà: in un solo giorno è uscito il suo nuovo album “Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri” e il documentario “Ferro”, il film della sua vita fino ai 40 anni. Una produzione Amazon disponibile su Prime Video.
Tiziano, il ragazzino timido di provincia e l’uomo famoso di oggi, si racconta levando ogni velo da quella che è stata la sua immagine costruita ad arte, anche per nascondere il suo essere gay.
“Ho vissuto una vita distrutta dai commenti, uno nasce con un dna da impopolare e se lo tiene. Adesso ho 40 anni e ho la capacità di filtrare queste informazioni e fregarmene. Ma prima non era così, poi ho cantato per la prima volta”.
A 20 anni, quando è arrivato il successo, ha dovuto sopportare anche – dopo che era stato chiamato ciccione, sfigato – che gli dicessero che in Italia essere gay era un problema se voleva diventare qualcuno, se voleva continuare a fare musica. E così per anni ha accettato anche che gli cambiassero i vestiti.
Dentro però urlava e la consolazione l’ha trovata nell’alcool. Soltanto poche settimane fa aveva confessato al mondo di essere stato un alcolista e il film racconta nei dettagli questa fase. Il desiderio di morire che si faceva sempre più forte e la decisione di voltare pagina. Nel documentario non si vede l’ascesa della pop star, ma l’uomo con tutte le sue fragilità, debolezze, ma che può rinascere e riprendere in mano la sua vita per farne qualcosa di meraviglioso.
I fan ameranno gli spezzoni strappati alla vita quotidiana, con la famiglia a Latina e a Los Angeles, con il marito Victor e l’autoironia. Non possiamo dire altro per non rovinare la sorpresa, ma il riso e il pianto accompagneranno la visione, soprattutto se non si pretende che un uomo sia forte, saldo, ma si accettino anche tutte le sue debolezze senza doverle più nascondere. E questa è la forza di Tiziano Ferro. Una cosa non gli è certo mancata: il coraggio di un coming out in un paese che era ed è ancora frenato. Così si cambiano le cose, così tanti altri giovani hanno trovato la forza di vivere nella verità senza più nascondersi o vergognarsi. Ora il messaggio che dall’alcolismo si può uscire, anche trovando e fidandosi di chi può aiutare, raccontando la sua storia, è un’altra piccola rivoluzione.