Iniziano timidamente le prime ripartenze post covid nel settore della corsa. Da Bolzano a Sonnino arriva l’esempio di chi non si arrende ed in attesa di tornare alla normalità, pensa alle gare in maniera rivisitata.
Partenze individuali, a griglie, a cronometro e con orari scelti dagli stessi partecipanti. Niente premiazioni, ne ristori per non creare assembramenti. Ci troviamo per forza di cose di fronte ad edizioni speciali con formule nuove per garantire una logistica ideale a rispetto delle norme di contenimento della pandemia. Ampi piazzali, parcheggi, servizi igienici, ritiro dei chip monouso e pettorali in tutta sicurezza.
La provincia autonoma di Bolzano si prepara ad organizzare il Giro del Lago di Resia che si disputerà presumibilmente come primo evento in Italia dopo lo stop, sabato 18 luglio rispettando la data in calendario.
Ad annunciarlo è Gerald Burger, presidente del comitato organizzatore del Rennerclub Vinschgau. Confermata dunque la manifestazione di 15,3 km attorno al più grande lago altoatesino caratterizzato da un campanile che emerge da limpide acque.
Una conquista importante, ma che dovrà in ogni caso attenersi a tutti gli adeguamenti imposti dall’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri tutt’ora in vigore. Ad oggi infatti, permane la sospensione delle manifestazioni sportive.
Così come Burger, che ha presentato un progetto nel rispetto delle norme per soddisfare i tantissimi runner a digiuno dalle competizioni, ci stanno provando in molti ed in tutta Italia.
Esempio delle zone nostrane, l’evento pontino “Trail dei Briganti”, giunto alla sua terza edizione ed organizzato dall’associazione Città di Sonnino. Anche qui troviamo la macchina organizzativa che si appresta nella realizzazione della gara, reinventando nuove modalità di svolgimento e mantenendo così la data in cassaforte per il prossimo 8 agosto. Lo scorso anno i temerari runners sono stati impegnati in due competizioni: 24 km con dislivello positivo di 1200 mt e 12 km con dislivello di 600 mt, entrambi di grande impegno fisico e mentale. Stavolta, gli organizzatori dell’evento Gianluca Vacca e Sergio Contenta hanno modulato le due partenze con distanziamento ogni 10/15 secondi e suddivisione in griglie.
Ma tutto questo resta di fatto possibile per eventi di nicchia, come lo sono ad esempio trail e corse montane, ma non di certo per corse su strada. Ad esplicitarlo in una delle sue ultime interviste è proprio segretario della Fidal Fabio Pagliara: “Temo che ci sarà spazio solo per piccoli eventi che testeranno i protocolli di sicurezza, come le corse in montagna”. In forse dunque, il futuro di tutte le restanti competizioni di questo 2020 in realizzazione su ampia scala sia in Italia che all’estero per via delle limitazioni nel numero di partecipanti e per i luoghi di attuazione. In via di cancellazione anche la celeberrima maratona di New York pronta alla sua 50ma edizione in programma il prossimo 1° novembre.
A ruota si prospettano le medesime sorti per i grandi eventi che vedono coinvolti migliaia di partecipanti e che smuovono a loro malgrado turismo ed economia. Anche la nostra provincia attende nuove indicazioni in merito, ma non ci si arrende nei confronti di un anno che segnerà profondamente il mondo sportivo e che lascia ancora ad oggi confusione sul futuro di numerosi appuntamenti e di tanti organizzatori.