La terra continua a tremare e fa paura da Bolzano alla Puglia, Latina e provincia incluse. Anche questa mattina la violentissima scossa delle 7.41, a una profondità di 10 chilometri, che ha interessato le province di Perugia e Macerata, già devastate dal terremoto del 26 ottobre, con epicentro a 5 chilometri da Norcia, sette da Castelsantangelo sul Nera e Preci e dieci da Visso, ha creato un forte allarme anche nell’Agro Pontino e nei comuni lepini. A Sezze nel primo mattino si è registrata una frana della parete rocciosa dei primi tornanti delle Coste dove sono intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza.
A poche ore dal devastante sisma, dal comando provinciale dei Vigili del fuoco di Latina, è partita una nuova sezione operativa di 9 uomini, con relativi mezzi, per Norcia dove hanno raggiunto i colleghi già attivi dal 26 ottobre.
Il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto oggi nella zona a Sud-Est di Norcia è stato il più violento avvenuto in Italia a partire dal 1980, ossia dal terremoto dell’Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell’Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Il terremoto di oggi rientra nella stessa sequenza sismica che si è attivata il 24 agosto, con il terremoto nel Reatino. “Il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso sistema di faglie e fa parte della sequenza cominciata in agosto e che adesso sta procedendo”, ha detto il sismologo Alberto Michelini, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La sua intensità è tale da interessare una zona che si estende almeno per 20-25 chilometri, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv. “Interessa un’area ampia – ha aggiunto – localizzata tra quella che si è attivata con il sisma del 24 agosto e quella che si è attivata il 26 ottobre”. Il fatto che il terremoto di magnitudo 6.5 di oggi sia il più intenso nella sequenza sismica cominciata con il sisma di magnitudo 6.0 del 24 agosto scorso non è un’anomalia: “Non c’è una norma, sappiamo che in passato sono avvenute cose simili”, ha detto Amato. Anche Michelini ha osservato che “in Italia purtroppo questi eventi accadono con una certa frequenza, che si protrae nel tempo con terremoti di intensità uguale o più forte. Bisogna sempre stare allerta”. Il fatto che oggi sia avvenuto un terremoto più forte rispetto a quelli registrati a partire dal 24 agosto – ha aggiunto – indica che il sistema di faglie aveva accumulato abbastanza energia elastica nelle rocce e che la sta rilasciando”.
Subito dopo l’evento di magnitudo 6.5 sono state registrate decine – anzi centinaia – di repliche, di cui almeno 75 di magnitudo superiore a 3 e oltre dieci di magnitudo compresa tra 4 e 5. Durante il continuo sussulto della terra, da Latina è partita per Cittareale una squadra comunale della Protezione Civile raggiungendo il campo base allestito dopo gli eventi sismici di quattro giorni fa presso il quale stanno già operando alcuni volontari della Protezione Civile di Latina. Un ulteriore rinforzo di uomini e mezzi di soccorso è stato inviato per portare alla popolazione locale generi alimentari, beni di prima necessità e l’opportuna assistenza per affrontare i disagi successivi al terremoto. Il sindaco Damiano Coletta esprime da parte sua, di tutta l’Amministrazione e a nome della collettività, partecipazione e vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma: “La città di Latina – afferma Coletta – è pronta a mettere a disposizione personale e mezzi di supporto e a promuovere se necessario raccolte di alimenti e materiali per il primo soccorso da destinare alle comunità delle zone interessate dal terremoto. Cercherò di mettermi in contatto con i sindaci dei Comuni più colpiti e danneggiati per verificare con loro di cosa c’è più bisogno al momento e come la nostra città può essere d’aiuto in queste ore di emergenza”.
Il Comune di San Felice Circeo ha fatto sapere nella giornata di oggi che invierà a Ussita un container predisposto con servizi igienici, doccia e uno spogliatoio come intervento utile e concreto per i terremotati. L’assessore Luciano Magnanti, promotore dell’iniziativa, ha contattato il sindaco del Comune marchigiano che ha accettato l’offerta, ritenendola di grande utilità. Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale di San Felice Circeo provvederà all’approvazione degli atti formali che consentiranno l’invio della struttura, mentre da parte di alcuni privati ci si è affiancati all’iniziativa: la ditta Mastruzzo provvederà con i propri mezzi al trasporto, le spese del carburante saranno coperte dal Conad di Borgo Montenero e il condizionamento interno – considerate le basse temperature che già si registrano – sarà fornito sempre gratuitamente dalla ditta Sirio. L’ Amministrazione comunale ringrazia quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo atto di solidarietà, di fronte a una tragedia che colpisce popolazioni già duramente provate nei mesi scorsi.