L’esposto di Barbara Longarini, presidente del comitato di quartiere “Parco delle città gemellate”, indirizzato al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e ai capigruppo consiliari di Terracina e in particolare all’assessore Emanuela Zappone, con delega all’ambiente e ai parchi, è oggetto di interrogazione del Partito democratico. La denuncia riportata nell’esposto mette in luce una serie di criticità che non possono essere sottaciute. Longarini conta la presenza di 38 pozzetti per la maggior parte privi di chiusino, giochi in legno danneggiati da intemperie e atti vandalici con bulloni esposti e chiodi arrugginiti, scivolo sprovvisto di passamano e con assi divelti, panchine arrugginite e con parti mancanti e spuntoni in ferro arrugginito, attrezzi ginnici abbattuti e fini a terra che permangono incustoditi e ancora materiale elettrico Telecom esposto alle intemperie e alla curiosità dei bambini, fontana in pietra distrutta e pezzi sparsi sul prato e per finire cavi elettrici fuoriusciti dai tombini. Insomma un parco pubblico da tenere a debita distanza da bambini e anziani. Un’ingiustizia.
Alla luce della denuncia di Longarini, i consiglieri comunali del Pd, Alessandro Di Tommaso, Giuseppe D’Andrea e Valentina Berti, nella loro interrogazione rivolta all’assessore Zappone, chiedono di sapere quali siano le reali intenzioni dell’amministrazione circa la gestione del “Parco delle Città Gemellate”, atteso che il comitato di quartiere da luglio ha incontrato più volte i rappresentanti della stessa per esporre le criticità del parco senza ottenere alcuna soluzione.
“Sono in corso – sottolineano gli esponenti di opposizione firmatari dell’interrogazione – i lavori delle commissioni I e VII relativi all’istituzione di un apposito regolamento per la gestione delle aree verdi della nostra città ovvero stesura del ‘Piano dei Parchi e delle Aree Verdi’, siamo del parere che ciò non possa rappresentare giustificazione alcuna circa quello che è lo stato delle cose in cui versa il Parco delle Città Gemellate”. Motivo per cui l’amministrazione dovrebbe dare certezza sui tempi di intervento entro i quali le problematiche sollevate e documentate dal presidente del comitato possano definitivamente essere risolte.
I consiglieri del Pd chiedono inoltre di conoscere: i progetti dell’amministrazione comunale sull’area e se si intende portare a completamento il progetto di chiusura e recensione dell’intera area per aumentare i livelli di sicurezza all’interno della stessa e altresì si vogliano realizzare investimenti atti a favorire l’utilizzo dell’area in funzione alle molteplici attività di sport all’area aperta che vengono svolte giornalmente all’intero del parco, indicandone il capitolo di spesa e le cifre messe a disposizione dall’amministrazione per tale miglioramenti; se è volontà dell’amministrazione di provvedere all’installazione di telecamere di video sorveglianza al fine di monitorare fenomeni legati allo spaccio delle droghe e degli stupefacenti che avvengono all’interno del medesimo parco e di cui si ha notizia da anni.