A seguito di specifica ed articolata attività d’indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti e sulle consequenziali estorsioni ai danni di giovanissimi assuntori terracinesi, alcuni dei quali oggetto di aggressioni e minacce a causa dei debiti contratti e non onorati, la polizia di Stato ha arrestato a Terracina M.A., 20enne del posto colto nella flagranza del reato di estorsione ai danni di un suo coetaneo.
L’attività investigativa posta in essere, dal personale del commissariato di via Petrarca, con metodi tradizionali, ha avuto un esito positivo ieri pomeriggio, quando è stato intercettato l’ennesimo pagamento che il genitore di un giovane assuntore di sostanze stupefacenti consegnava allo spacciatore.
Il giovane che, già in passato per gli stessi motivi aveva subito un’aggressione quando in modo plateale essendo stato picchiato in una pubblica piazza, aveva accumulato altri debiti a cui non poteva far fronte e pertanto si era rivolto ai propri famigliari che, negli ultimi mesi nonostante avessero corrisposto in più tranche considerevoli somme di denaro, non erano riusciti a saldare i conti con lo spacciatore.
Le continue minacce avevano fatto cadere un intero nucleo familiare in uno stato di prostrazione e paura. Il giovane, nel fondato timore di rappresaglie nei sui confronti, avendo ricevuto un ultimatum e si era rintanato in casa. Ciononostante, lo spacciatore aveva preso a girare intorno alla sua abitazione fino a formulare la richiesta direttamente ai famigliari della giovane vittima. Gli stessi, che già avevano dovuto rifondere considerevoli somme di denaro, per evitare ulteriori ritorsioni, avevano acconsentito all’ennesima richiesta di denaro rendendosi disponibili ad un incontro riservato per la consegna della somma richiesta.
Non potendo immaginare che gli agenti della Squadra Anticrimine erano da tempo sulle tracce dello spacciatore, nel tardo pomeriggio di ieri, 17 gennaio, subito dopo il tramonto, genitori e spacciatore che giungevano sono stati pedinati fino nel luogo d’incontro dove è scattata l’operazione della Polizia. Dopo avere monitorato lo scambio, gli agenti in borghese tuttavia hanno dovuto procedere all’inseguimento del 20enne il quale, probabilmente accortosi dei poliziotti, ha effettuato repentine manovre nel traffico cittadino andandosi a riparare in un isolato parcheggio attiguo ad un’attività commerciale dove è stato bloccato con l’ausilio del personale della Squadra Volante.
La successiva perquisizione personale e veicolare ha consentito il rinvenimento della somma di denaro ricevuta che, compendiata dagli altri atti d’indagine, ha acclarato i fondati elementi a carico di M.A. per i quali è stato tratto in arresto per il grave reato di estorsione.
Nella mattinata odierna l’arrestato è stato condotto presso il Tribunale di Latina davanti al giudice Maria Assunta Fosso che ha convalidato l’arresto, rilevando i gravi indizi di colpevolezza e, sussistendo il pericolo di reiterazione dei delitti nei confronti delle persone offese, ha disposto a suo carico la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi, all’abitazione e sul posto di lavoro della giovane vittima e dei suoi famigliari.