Politiche sociali a Terracina, l’ex assessore Roberta Tintari replica all’intervento del candidato sindaco del Pd Alessandro Di Tommaso.
La dolorosa esperienza con le coop sociali
“Appartengo alla storia delle cooperative sociali – afferma Tintari, oggi candidata alla carica di consigliere comunale, capolista di SìAmo Terracina per Nicola Procaccini sindaco – e ricordo bene la sofferenza, tanto negli operatori quanto negli utenti, provocata dall’improvvisa cancellazione delle stesse dal piano operativo del Comune di Terracina nell’era Nardi. Purtroppo ricordo bene anche la sofferenza dovuta alla cronica mancanza di liquidità che caratterizzava l’amministrazione del Partito della Sinistra. Non fu per nulla facile mandare avanti i servizi sociali con operatori che venivano pagati una volta l’anno. Quando venivano pagati. Molte di quelle cooperative fallirono trascinandosi appresso drammi personali di cui non mi va neanche di rivangare, tanto è il dolore che ancora mi provoca. Ciò nonostante, ho lavorato da assessore con l’Azienda Speciale senza lasciarmi condizionare dal dolore di allora”.
Soddisfatta del lavoro svolto con l’Azienda speciale
L’ex assessore Tintari si dice molto soddisfatta “di ciò che è stato fatto, della realtà che è diventata l’Azienda anche grazie alla sua direttrice”. “Ho vissuto fianco a fianco con persone di grande professionalità – afferma -, animate da una grande passione per il proprio lavoro. Rispetto al Piano di Zona, Terracina ha rioccupato il suo posto di guida, sollecitando i gruppi tematici alla rilevazione dei bisogni. E da lì si è partiti per la programmazione dei servizi sociali. Abbiamo recuperato le somme dal 2003 al 2013 originariamente destinate al nostro Comune (un milione e duecentomila euro spesso riversati proprio alle cooperative sociali). È partita l’assistenza domiciliare distrettuale per gli over 65, ed era in partenza anche quella comunale (bruscamente interrotta e conosciamo bene il perché…). Il tutto sempre grazie alla collaborazione con L’Azienda Speciale a cui il nostro Comune trasferisce ogni anno 1 milione e 400mila euro (contrariamente a quanto affermato da Di Tommaso). In aggiunta a questi, il distretto socio-sanitario contribuisce con il proprio budget a finanziare servizi importanti come il Centro Diurno per disabili, il ‘gruppo appartamento’ e molti altri servizi alla persona”.
Fondi di nuovo capofila del distretto su un piatto d’argento
“Certo – attacca Tintari -, mi sarebbe piaciuto che Terracina diventasse finalmente Comune capofila del distretto. Abbiamo lavorato tanto per questo. Ed eravamo a pochi giorni dalla votazione decisiva quando i consiglieri terracinesi del Pd, insieme ad altri loro colleghi, hanno decretato il 6 maggio scorso lo scioglimento del Comune, servendo così su un piatto d’argento al Comune di Fondi il rinnovo della sua guida del distretto”. “A questa politica – conclude – che sacrifica la propria città per un interesse di partito, non saprò mai abituarmi, non saprò mai arrendermi”.