“I dipendenti comunali sono stati sensibilizzati a portarsi il thermos col caffè da casa, utilizzando poi tazzine in ceramica anziché i bicchierini di plastica usa e getta?”. L’interrogativo arriva dal Terracina Social Forum che, accogliendo con piace l’insediamento dell’Osservatorio Rifiuti Zero del Comune, rilancia lo slogan “Agire localmente e pensare globalmente”. La premessa è che il concetto di rifiuti zero è ampiamente superato, spiega il Social Forum, da quella che a livello internazionale, viene definita economia circolare, che non prevede e non può prevedere rifiuti: tutto ciò che viene realizzato comporta dei sottoprodotti o del materiale di scarto che può essere di nuovo riutilizzato. Bene, chiarito questo concetto ritorna lo slogan “agire localmente e pensare globalmente”. L’osservatorio c’è, nel bene e nel male, e allora facciamolo funzionare a partire da casa, dal Comune.
Carta stampata, uno spreco inaccettabile
La prevenzione dei rifiuti messa in atto dal Comune – spiega il portavoce Marco Villa, attraverso una serie di interrogativi – deve partire dal suo interno, a cominciare dalla raccolta differenziata nelle diverse sedi del Municipio. “Si usa la carta riciclata – domanda Villa – per gli atti amministrativi e per stampare documenti? I dipendenti sono stati formati sull’utilizzo delle nuove tecnologie (ad esempio, la posta elettronica), per consentire la dematerializzazione dei documenti? I dipendenti comunali sono stati sensibilizzati a non sprecare carta, a stampare il meno possibile oppure a stampare fronte-retro, a scrivere appunti sul retro delle stampe e delle fotocopie che non servono? Dato che il toner di fotocopiatrici e stampanti è un rifiuto speciale, nei computer dell’Ente viene utilizzato il carattere “Ecofont” per ridurne il più possibile il consumo?”.
Bicchieri di plastica nei cestini, meglio portare il caffè da casa
Le domande di Villa passano al setaccio il contenuto dei cestini dei rifiuti degli uffici comunali. “I bicchierini di plastica di cui sono provviste le macchinette distributrici di caffè ed altre bevande – chiede -, vengono sciacquati e poi riciclati correttamente? (E in tali macchinette si utilizza caffè del commercio equo e solidale?). I bicchierini in questione sono in plastica biodegradabile? Non è il caso di stabilire che all’interno degli uffici comunali non ci sarà più caffè prodotto con capsule, come ha fatto recentemente il Comune di Amburgo? I dipendenti comunali sono stati sensibilizzati a portarsi il thermos col caffè da casa, utilizzando poi tazzine in ceramica anziché i bicchierini di plastica usa e getta? I dipendenti comunali sono stati sensibilizzati a spegnere luci ed apparecchiature elettroniche quando, a fine giornata lavorativa, escono dagli uffici? (L’energia elettrica, ahinoi, viene ancora prodotta in larga parte da combustibili fossili, che producono scarti di produzione e rifiuti speciali altamente inquinanti e difficili da trattare.)”.
Prevenzione dei rifiuti anche nei bandi di gara e nei contratti per le forniture
Il Social Forum che di domande ne avrebbe a centinaia sollecita l’ente a prevedere criteri ambientali e di prevenzione dei rifiuti nei bandi di gara e nei contratti per le forniture, anche tramite il portale acquistiverdi. “Per fare altri esempi – conclude Villa -, l’Ente potrebbe acquistare le matite ecologiche realizzate in cartoncino riciclato e grafite senza piombo, oppure Perpetua, la matita interamente in grafite realizzata per l’80% con materiale recuperato dalla produzione degli elettrodi. Potrebbe anche aderire al progetto BiC-TerraCycle per i prodotti di scrittura, un programma che permette di raccogliere e spedire gratuitamente gli articoli di scrittura e correzione esauriti, affinché vengano riciclati e trasformati in nuovi prodotti ecologici”.