Nicola Procaccini è intervenuto sulla vicenda dell’ambulatorio di ostetricia la cui apertura presso l’ospedale “Fiorini” di Terracina era stata programmata e annunciata dalla Asl di Latina, ma mai realizzata e ora messa da parte.
La struttura doveva permettere di affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus e comunque avrebbe migliorato il servizio sanitario.
Dopo la richiesta di chiarimenti avanzati alla Asl di Latina e alla Regione Lazio da parte del sindaco facente funzioni, Roberta Tintari, e dopo l’interrogazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, anche l’europarlamentare Procaccini, ex sindaco di Terracina prende posizione.
“Più ambulatori aprono nelle città della nostra provincia e meglio è per tutti. Visto che una visita ginecologica o un pap test fatto per tempo, potrebbero evitare un ricovero ospedaliero. Proprio questa emergenza ci ha insegnato quanto sia stata sciagurata la scelta di ridurre l’offerta ospedaliera e sanitaria in generale. Ancora pensiamo che si debbano sopprimere i servizi medici, tagliando a più non posso, piuttosto che potenziarli su tutto il nostro territorio?”
“Spero ancora che la Asl ci ripensi. Basta con i tagli! Che vengano potenziati gli ospedali e che vengano riaperti quelli che sono stati chiusi! Che vengano assunti medici ed infermieri! Si può risparmiare su tutto il resto, ma non sulla sanità. La realtà – continua Procaccini – ci ha dimostrato brutalmente come anche l’economia risenta pesantemente di una sanità ridotta al lumicino e ai sacrifici estremi dei medici che se ne fanno carico”.
“Una realtà che aggiunge risorse sanitarie, senza sottrarle a nessuno. Tanto meno a Fondi che ha il suo ambulatorio perfettamente funzionante. Anche per questo mi è sembrata particolarmente inopportuna la dichiarazione di Forza Italia, che sostanzialmente auspica che tale servizio venga soppresso presso l’ospedale di Terracina”.
Il servizio eviterebbe alle donne in gravidanza, di un comprensorio con circa 100mila residenti, di doversi recare a Latina, Formia e Fondi per effettuare le necessarie visite ginecologiche.
“Ci troviamo all’interno di una emergenza sanitaria spaventosa, con tante difficoltà nello spostamento da un comune all’altro, oltre che con il rischio – conclude Procaccini – di contagiarsi e di contagiare i propri nascituri”.