Che fine ha fatto il regolamento comunale per le sale giochi? Se lo chiede il Partito democratico di Terracina a due mesi di distanza dal Consiglio che rimandava alla competente commissione la stesura della regolamentazione finalizzata a contrastare le ludopie. Commissione riunitasi l’8 novembre e da allora più nulla.
“Questo non depone a favore di un’attenta e responsabile amministrazione comunale – commenta in una nota il Pd – che sulla carta sembrava intenzionata finalmente ad affrontare definitivamente un problema, quale quello della ludopatia, da anni trascurato e che oggi mette a repentaglio la vita delle persone e le loro relazioni interpersonali in primis quelle familiari. Ci avevano addirittura promesso un osservatorio che avrebbe dovuto essere composta da persone espertissime ma davanti a questi bellissimi annunci dobbiamo denunciare che in pratica nulla di tutto ciò è accaduto. Nel frattempo si sarebbe dovuto effettuare uno screening preciso sull’esatta situazione di Terracina per il numero delle sale giochi e delle macchinette mangia soldi onde poter svolgere un lavoro con maggiore precisione ma…. Troppo bello per essere vero!! Probabilmente non ci si è resi conti che questa malattia, che rappresenta ormai un’emergenza sociale a qualsiasi livello, travolge maggiormente i più poveri, i disoccupati, gli anziani ed i giovani. Ottocentomila ragazzi tra i 10 ed i 17 anni frequentano agenzie di scommesse, bingo e sale giochi mentre 400.000 bambini tra i 7 ed i 9 anni hanno già usato qualche euro per gratta e vinci e lotterie. Questi soni i dati allarmanti pervengono ufficialmente dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Basterebbero solo questi pochissimi numeri per allarmare una classe politica responsabile e che abbia a cuore il futuro della propria cittadinanza”.
Il Pd ritiene “politicamente irresponsabile la perdita di tempo davanti a questa problematica che deve essere tra i primissimi problemi ad essere risolti e che inspiegabilmente è stata messa in un cassetto in attesa di non si sa di che cosa”. “Qualcuno ne dovrà pur rispondere?”, si chiedono i democratici di Terracina.
“La faccenda è maggiormente grave in quanto a nulla sono valsi i numerosi gridi di allarme lanciati anche dalla Spi cgil Lega di Terracina che da anni cerca di sollecitare l’amministrazione comunale a porre in essere strumenti che possano contenere tale fenomeno e, sostituendosi alle istituzioni comunali preposte, ha incontrato i giovani nelle scuole e gli anziani nei loro luoghi di socializzazione”, conclude il Partito democratico: “Qual è il vero motivo di tali ritardi?”.