Il comitato in difesa dell’ospedale di Terracina invita la cittadinanza alla mobilitazione per sollecitare Asl e Regione a risolvere la grave situazione venutasi a creare a seguito della mancata attuazione del piano aziendale che per il Fiorini prevedeva, per altro, l’istituzione dell’Osservazione breve intensiva (Obi), già finanziata dalla Regione Lazio per la quale l’Azienda Asl avrebbe dovuto fare il progetto ed appaltare i lavori.
Il comitato, anche con l’approssimarsi della stagione estiva e quindi in previsione delle emergenze dovute all’aumento degli utenti conseguenti alle maggiori presenze turistiche, aveva sollecitato la direzione generale e la Regione Lazio le assunzioni nel reparto di Ortopedia, nel reparto di Chirurgia, tra cui il primario, l’assunzione degli anestesisti, per far fronte alle urgenze e alle esigenze della camera operatoria e l’assunzione del necessario personale medico, infermieristico e tecnico per far fronte, tra l’altro, alle esigenze della stagione estiva al pronto soccorso.
“Purtroppo, siamo in piena stagione estiva, con l’arrivo dei turisti e gli impegni presi non sono stati rispettati”, attacca il comitato, denunciando che “l’ospedale è al collasso”.
“Pertanto – si legge in una nota stampa -, vista la situazione, ormai non più sostenibile, e visti gli impegni presi e non mantenuti, i rappresentanti del comitato in difesa dell’ospedale di Terracina, chiamano la città alla mobilitazione, per sollecitare gli organi della Asl e della Regione Lazio, a risolvere una volta per tutte, la grave e non più sostenibile situazione in cui si trova da molto tempo di Terracina, al punto tale che, nel caso in cui non si provvederà, entro breve tempo, alla risoluzione dei problemi, viene a pregiudicare la sopravvivenza dell’ospedale di Terracina, con le gravi conseguenze che ne potranno derivare per l’assistenza ospedaliera a Terracina e i comuni limitrofi e l’intero presidio centro”.