E’ giunto finalmente sulla scrivania del ministro Dario Franceschini e dell’architetto Maria Grazia Bellissario (responsabile del servizio coordinamento e studi del segretariato generale del ministero) il dossier che l’associazione “Terracina nell’Unesco” e l’Archeoclub di Terracina hanno raccolto a completamento della proposta di iscrizione di “Via Appia e centro storico di Terracina nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, nell’ambito del riconoscimento del sito seriale della via Appia da Roma a Brindisi avviato dallo Stato Italiano nei confronti dell’Unesco”. La documentazione era stata consegnata al commissario prefettizio Erminia Ocello nei mesi scorsi per l’invio al Ministero per i beni e le attività culturali. Il timbro di avvenuta consegna è ora agli atti del Comune che ha fornito copia a Carla Promutico e Venceslao Grossi, presidenti delle due associazioni.
Nella lettera che accompagnava il dossier, il commissario Ocello oltre a riepilogare tutto il lavoro svolto ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa volta a tutelare l’eccezionale patrimonio culturale posseduto dalla città, ritenendola un “primo tassello che sfocerà nel prossimo futuro in un’attività integrata tra il Comune di Terracina e altri Comuni limitrofi al fine di attivare sinergie per lo sviluppo culturale e turistico del territorio”. “Finalità che auspichiamo – ha scritto il commissario – possano essere sostenute con l’accoglimento della proposta presentata. In particolare l’impegno di questa amministrazione commissariale è stato orientato da ultimo allo sviluppo di relazioni proficue con altre istituzioni ed enti per la valorizzazione del territorio su tre distinte linee di intervento”. Ocello ha indicato, nello specifico, itinerari sulle acque, identità culturale legata alla bonifica e cammini dell’antichità.
“Ora il Ministero procederà secondo il programma – spiega Promutico – che prevede: nel corso del 2016 la raccolta di tutto il materiale utile per il Sito Seriale della Via Appia (da Roma a Brindisi); nel 2017 l’istituzione del programma di proposta e nel 2018 la presentazione della stessa all’Unesco, sede di Parigi. Prima di allora l’Italia non può presentare proposte di beni materiali ma solo quelli immateriali in quanto già molti siti materiali sono stati riconosciuti ‘Bene dell’umanità’ ed inseriti nella prestigiosa lista Unesco. Quindi il patrimonio culturale di Terracina è avvalorato dal percorso della via Appia con il riconoscimento della Regina Viarium”.