Roberta Tintari si è dimessa. La città di Terracina non ha più il suo sindaco donna. Travolta dalla tempesta giudiziaria, culminata nell’arresto di martedì all’alba, l’ex prima cittadina ha presentato la lettera indirizzata al Comune e al Segretario Generale in cui: “Con grandissimo rammarico mi vedo obbligata a rassegnare le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Sindaco. Le contestazioni rivolte nei miei riguardi, oltre che infondate, risultano palesemente errate. Indipendentemente da questo, sento il dovere di tutelare i miei familiari da tutto il fango che si sta riversando anche su di loro, per l’inaudito ma comprensibile clamore di un arresto tanto eclatante quanto ingiusto …. Resto fiera del ruolo ricoperto e, soprattutto, orgogliosa del lavoro svolto, sempre con la massima trasparenza ed onestà, al servizio “non facile” della collettività. Cari saluti e in bocca al lupo Terracina“.
Sono questi alcuni passaggi delle lettera, trasmessa su delega dagli avvocati difensori Massimo D’Ambrosio e Dino Lucchetti. Adesso si attende la reazione da parte della maggioranza. C’è chi auspica una dimissione in blocco, si parla di raccolta di firme, di un imminente commissariamento. L’ennesimo in provincia di Latina. Lunedì intanto inizieranno gli interrogatori degli arrestati. Inizierà Roberta Tintati a parlare con il giudice.