Il risanamento delle finanze del Comune di Terracina doveva essere avviato all’indomani della dichiarazione di dissesto e invece si continuano a registrare storture. Lo afferma con una denuncia pubblica l’associazione “Realtà cittadina” che da anni fa i conti in tasca al Municipio.
Parte dai debiti fuori bilancio il sodalizio presieduto da Davide Di Leo per affermare che le domande poste all’amministrazione Procaccini sfiduciata non ha voluto o saputo dare risposte. Nello specifico realtà cittadina si chiede “come mai l’ente, nella sua gestione anche per l’esercizio in corso (2015), non si sia limitato al rispetto della prescrizione di divieto assoluto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti dalla legge”.
Il piatto forte della nuova denuncia di Realtà cittadina è costituito dai residui, ovvero la quota di entrata e di spesa che il Comune prevede di realizzare nel corso dell’anno, ovvero, “concretamente operazioni manifestate ma contabilmente non ancora riscosse o pagate dalla Tesoreria”.
L’entità dei residui attivi alla data del 31 dicembre 2014 ammonta complessivamente ad oltre 18 milioni di euro – ha sapere l’associazione , di cui per entrate tributarie circa 10 milioni di euro e per entrate extratributarie oltre 2,5 milioni di euro. “È piuttosto singolare come l’ente – commenta Realtà Cittadina – non abbia saputo organizzare adeguatamente la macchina amministrativa in modo tale da garantire un adeguato servizio di riscossione, nonostante le continue variazione che ha apportato alla pianta organica dell’ente, senza peraltro che il Consiglio Comunale abbia mai formulato alcun atto di indirizzo”. Secondo l’associazione, inoltre, l’entità dei residui passivi alla data del 31 dicembre 2014 è di oltre 22 milioni di euro, di cui oltre 12 per spese correnti. “È piuttosto singolare –ed è questo l’affondo – come l’ente in questi tre anni dalla dichiarazione di dissesto, a seguito del quale si ricorda, tutti i debiti pregressi sono stati trasferiti all’Organismo straordinario di liquidazione, abbiamo accumulato ben ulteriori 22 milioni di residui, tutti riconducibili all’Amministrazione Procaccini. Ciò, indicherebbe una non radicale revisione delle scelte espansive della spesa che nel frattempo si era ed è, attecchita nel tessuto connettivo del Comune e che avrebbe invece richiesto interventi drastici e risolutori”.
Senza nulla aggiungere alla questione, già sollevata dallo stesso organo di controllo dell’ente, relativa all’insufficiente corrispondenza dei dati forniti con quelli riaccertati, o a quella della mancata copertura totale del disavanzo di amministrazione dell’esercizio, l’associazione Realtà Cittadina, ritiene quindi “che ancora una volta l’indolenza che ha contraddistinto la frazione di mandato dell’Amministrazione Procaccini, è stata tale da far rivivere ancor oggi, un persistente stato di dissesto oggettivo, delle cui responsabilità se ne dovranno fare carico”.
L’associazione presieduta da Di Leo conclude con una riflessione rivolta al “futuro” e in particolare a quei giovani “politici” che si affacciano ora in un contesto particolarmente difficile. “Oggi – si legge in una nota – è quantomeno necessario un politico con forti competenze di base a cui aggiungere la voglia di fare. Ciò che riteniamo “ fondamentale”, specie per la gestione di un comune come il ns. è il fare squadra. Non è più opinabile stare da soli, ma è necessario associarsi per avere garanzia di professionalità e preparazione ottimale”. Noi dell’associazione ci confrontiamo quotidianamente con questo problema. Il nostro intento non è tanto quello di eliminare le inefficienze, ciò è scontato, ma cercare di andare verso una pianificazione che instauri un sistema chiaro, certo, e soprattutto in linea con le reali esigenze della cittadinanza, rispecchiando efficienza in termini di costi/benefici”.