Aveva fatto incetta di “giocattoli” preziosi, ma all’uscita del negozio ha trovato la Polizia che lo ha arrestato. In manette Francesco Di Sauro, già noto alle forze dell’ordine, fermato nella flagranza del reato di furto aggravato. L’episodio si è verificato nella notte a Terracina, nei pressi di un noto centro commerciale in pieno centro.
In base alla ricostruzione degli agenti del commissariato di via Petrarca, lo stesso si sarebbe introdotto all’interno dei locali dell’esercizio. Dopo aver aggirato i sistemi di allarme dell’attività commerciale, attraversando i vari reparti si era portato nel settore giocheria. Qui con molta cura aveva scelto i prodotti più costosi e richiesti dal mercato consistenti prevalentemente in droni e motoscafi radio-comandati. Un pezzo alla volta aveva asportato la merce accatastandola all’esterno del negozio dove, approfittando dell’oscurità, avrebbe fatto perdere le proprie tracce.
Di Sauro però non poteva immaginare che da giorni erano stati potenziati i servizi di polizia di controllo del territorio in prossimità dell’esercizio commerciale che, nelle ultime settimane, era già stato colpito altre due volte con le stesse modalità. Il valore della merce rubata, preziosi e sofisticati congegni elettronici, si aggira intorno ai 3.000 euro.
Il ladro, proprio quando stava per darsi alla fuga, avvedendosi degli agenti che gli hanno intimato l’alt, sentendosi ormai in trappola, ha tentato una rocambolesca fuga saltando all’interno di un condominio confinante. Il suo vano tentativo si è infranto di fronte ai poliziotti che con altrettanta tempestività lo hanno raggiunto e tratto in arresto.
Tutta la merce è stata recuperata e riconsegnata al legittimo proprietario mentre sono in corso le indagini per verificare se lo stesso sia responsabile anche degli altri due furti.
Questa mattina Di Sauro è stato condotto presso il Tribunale di Latina per la celebrazione del rito della direttissima durante il quale si è reso protagonista di atti di autolesionismo ed ingiurie nei confronti degli agenti della Polizia penitenziaria e del Commissariato di Terracina. Al termine del processo lo stesso è stato condannato a mesi 6 di reclusione e rimesso in libertà con pena sospesa.