Il Terracina Jazz Fest ha già dimostrato di essere una realtà di successo, ospitando nelle tre precedenti edizioni complessivamente più di 40 musicisti di livello internazionale e la mostra di “rara bellezza” all’interno del palazzo medievale Torre Casa degli Acso. Per questa quarta edizione si replica dal 14 al 16 luglio con tre appuntamenti imperdibili nei suggestivi scenari offerti dalla Chiesa del Purgatorio e Piazza Santa Domitilla nel centro storico alto della città.
Tre giorni di musica, tanti artisti coinvolti, molti giovani musicisti alcuni dei quali vincitori del premio Top Jazz. L’apertura del festival avverrà nella suggestiva Chiesa del Purgatorio, unico esempio di architettura religiosa tardobarocca della città, con il progetto speciale Oreb, Preghiera Sonora a cura di Dimitri Grechi Espinoza.
Il focus della quarta edizione del TJFest sarà sul contrabbasso, presentando al pubblico le composizioni e le incursioni sonore di alcuni giovani e talentuosi contrabbassisti come Federica Michisanti, Matteo Bortone e Jacopo Ferrazza.
L’idea di Massimo Iudicone, ideatore e direttore artistico dell’evento, appassionato di jazz e fondatore dell’etichetta Rudi Records, è di proporre al pubblico progetti caratterizzati da una forte autenticità musicale, in grado di spaziare ben oltre i confini del jazz più classico e conosciuto.
Si comincia venerdi 14 luglio, alle 22, quando sul palco allestito nella Chiesa del Purgatorio si esibirà Dimitri Grechi Espinoza con il suo progetto Oreb, Preghiera Sonora. Oreb è anche il monte sul quale il profeta Elia, stanco e disgustato per aver troppo ucciso, incontra la voce silenziosa di Dio. È questa qualità del silenzio che esprime il sax solo di Dimitri Grechi Espinoza: uno spazio silenzioso che occorre creare dentro di sé prima di parlare con l’Altro, prima di parlare con gli altri.
A seguire, Federica Michisanti con il suo progetto With myself. Una performance in basso solo nella quale Federica Michisanti eseguirà temi da lei composti, tratti dai suoi due album TRIONESS e ISK (Filibusta Records), alternati a momenti di improvvisazione estemporanea. Filo conduttore: la melodia.
Si prosegue poi sabato 15 luglio, alle 22.30 sempre in Piazza Santa Domitilla, con il Matteo Bortone Enrico Zanisi duo. Progetto inedito che il tjfest è orgoglioso di presentare al pubblico. I due musicisti esplorano il mondo delle risonanze, delle timbriche e dei ruoli delle voci proponendo una musica alle volte delicata, altre energica ma sempre attenta all’interazione e all’ascolto. Saranno presentate composizioni di entrambi gli autori.
Chiude la quarta edizione del TJFest, domenica 16 luglio, in Piazza Santa Domitilla il trio di Jacopo ferrazza. Il trio è basato su una forte amicizia tra i tre componenti che si è consolidata nel 2014 durante il workshop di Siena Jazz dove nasce l’idea del progetto anche grazie alla guida e ai suggerimenti di Enrico Rava. Da li il trio ha iniziato a muovere i primi passi riscontrando un grande successo di pubblico e critica. Il percorso creativo si è poi consolidato con la pubblicazione dell’album Rebirth per la Cam Jazz.