“Finalmente dopo quasi due anni che se ne discute: la Commissione Servizi Sociali ha licenziato il regolamento per la prevenzione ed il contrasto delle problematiche legate al gioco d’azzardo”. Il commento arriva da Terracina e appartiene al Partito democratico, che aggiunge: “Dopo mozioni , comunicati stampa e sollecitazioni varie il Partito Democratico di Terracina, tenendo fede al suo ruolo di opposizione, è riuscito a portare a casa un primo risultato che conforterà e solleverà tutte quelle famiglie terracinesi che nel loro nucleo hanno qualche componente affetto da ludopatia”.
Certamente ci rendiamo conto che un regolamento non è la soluzione del problema ma, se applicato con senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni, non potrà che dare risultati importanti così come quelli ottenuti da comuni limitrofi. A tal proposito ci sentiamo di dover ringraziare Lino Bucci Segretario Generale dello SPI/CGIL Lega di Terracina- Fondi per la decisa ed incessante lotta che conduce da anni per il contrasto al fenomeno delle ‘ludopatie’ attraverso campagne di informazione e organizzando incontri sul tema rivolti a tutta la popolazione e in special modo a studenti ed anziani. Abbiamo condiviso fin da subito questa battaglia perché convinti del suo valore civile, percorrendo insieme la stessa strada pur tra mille difficoltà. Non era necessaria l’inchiesta di un famoso settimanale per capire la situazione tragica in cui versa la nostra città. Informarsi e confrontarsi all’interno delle commissioni,i vari comunicati stampa e le nostre mozioni ci hanno consentito di renderci conto che questa situazione non era un brutto film ma un’amara realtà -dichiarano i consiglieri dem Alessandro Di Tommaso, Giuseppe D’Andrea e Valentina Berti – Eppure oggi tutti restano ancora inspiegabilmente meravigliati davanti al fatto che ufficialmente le macchinette mangiasoldi nel nostro comune nel 2016 erano 496 (10,8 ogni 1.000 abitanti), che complessivamente nel 2016 solo per le slot sono stati spesi 46.840.000 euro (circa 91 miliardi delle vecchie lire!!!!), che la giocata pro capite (neonati compresi!!) è pari a 1.015,30. A tutto questo occorrerà aggiungere quanto si è speso per i ‘gratta e vinci’, per cui non crediamo di sbagliare pensando che il gioco ‘d’azzardo lecito’, se così possiamo definirlo visto che per noi l’azzardo non è mai lecito, potrebbe superare abbondantemente i 100.000.000 di euro ( circa 194 miliardi delle vecchie lire). Ma quanto hanno pagato in più in due anni i cittadini terracinesi per i costi sanitari diretti ed indiretti? Quale è stato il prezzo per il crollo della capacità lavorativa di chi nel frattempo è finito dentro questo vortice di depressione, ansia, deficit di attenzione, bassa resistenza ad altre dipendenze ed idee suicidarie? Quanto sono costati ai Servizi Sociali le problematiche familiari quali divorzi, violenze domestiche, abbandono di minori, situazioni economiche drammatiche?
Davanti a questo scenario oggi finalmente possiamo essere soddisfatti che un primo passo importante è stato fatto grazie al senso di responsabilità e alla sensibilità di tutta l’amministrazione maggioranza e opposizione.Sicuramente non sarà un compito semplice farlo rispettare ma abbiamo una base concreta e solida da cui partire”.
Il regolamento per il contrasto del fenomeno delle ludopatie è stato approvato all’unanimità e con grande soddisfazione di tutti.