Sabato scorso si è tenuta la tradizionale cena di Natale che la sezione di Terracina della Fidapa ha organizzato nella location del ‘Grappolo d’Uva’. A fare gli onori di casa la presidente Paola Savioli che ha accolto i tanti ospiti che non hanno voluto rinunciare all’occasione di coniugare i piaceri gastronomici con la solidarietà. Il ricavato della serata, infatti, servirà a sostenere un progetto molto importante portato avanti dalla Fidapa nazionale: verranno messe a disposizione delle borse di studio per aiutare le studentesse universitarie dei Comuni del Distretto Centro (Marche, Umbria, Lazio e Toscana) colpite dai recenti eventi sismici. A comunicare i nomi delle beneficiarie saranno i rettori delle varie università, con un’attenzione particolare alle studentesse dell’ultimo anno di studi che dopo il terremoto rischiano di vedere allontanarsi il momento della laurea.
Anche la Fidapa di Terracina contribuirà a questo significativo progetto proprio grazie ai soldi raccolti nella bella serata di sabato, allietata dalla musica del maestro Bruno Di Girolamo e alcuni musicisti del San Carlo di Napoli. “Una serata molto bella, conviviale e all’insegna dell’appartenenza- ha detto la presidente Paola Savioli- Lo scopo benefico è stato il fulcro della serata alla quale con immenso piacere abbiamo visto partecipare numerosi giovani, coinvolti dalla Sezione Young della Fidapa con sei socie”. Alla Fidapa è stato consegnato un attestato di ringrazimento da parte della Protezione Civile, rappresentata da Luca Brusca, perché lo scorso ottobre la sezione aveva donato un generatore di corrente che serviva con urgenza ad Amatrice.
A Terracina questo movimento di opinione esiste dal marzo 2003 e d’allora si occupa delle problematiche inerenti donne e bambini: “Poniamo da sempre un’attenzione particolare per il sociale e interfacciamo direttamente le istituzioni, locali e centrali, alle quali chiediamo interventi mirati su questioni delicate, per esempio salutiamo con gioia la prossima riattivazione in città di uno sportello di ascolto per le donne vittime di violenza” conclude l’avvocatessa Savioli.