Commosso incontro a Terracina tra l’ammiraglio Giovanni Pettorino e Anna Simeone, figlia del comandante del piroscafo Santa Lucia, affondato nel ’43 a Ventotene.
La signora Anna ha ricordato con evidente emozione il padre Cosimo, comandante di lungo corso, mai dimenticato, tragicamente perito a seguito dell’attacco e affondamento del Santa Lucia avvenuto il 24 luglio del 1943 nelle acque antistanti l’isola di Ventotene.
L’incontro tra l’anziana donna e l’ammiraglio ispettore capo Pettorino, comandante generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, è avvenuto nell’ambito delle visite istituzionali che l’alto graduato dalla Marina Militare sta compiendo in questi giorni presso gli uffici periferici.
La signora Anna ha ricordato che suo padre non perì contestualmente all’attacco, ma successivamente, e che dal letto di ospedale continuò a domandare alla moglie al suo capezzale quanti uomini fossero morti. Perché Cosimo Simeone li avrebbe voluti salvare tutti e si preoccupava, anche se in fin di vita, della condizione dei passeggeri e del suo equipaggio.
Uno scambio di esperienze e di emozioni quello vissuto nell’incontro, anche nel ricordo del comandante generale, il cui nonno fuochista era sbarcato dal piroscafo poco prima del tragico evento e mai aveva dimenticato la vicenda, tanto da farla rivivere nei suoi racconti, in tutto simili a quelli della signora Anna, la cui vita è stata profondamente segnata da questa dolorosa esperienza.
L’ammiraglio ha voluto, inoltre, ricordare la recente cerimonia del 24 luglio scorso a Ventotene, nella quale si è immerso per pregare sul relitto del Santa Lucia.
Sincero e sentito il ringraziamento della signora Anna nei confronti dell’ammiraglio Pettorino e della Guardia Costiera che dopo anni hanno ridato la giusta luce e il dovuto merito ai caduti del piroscafo ed al loro comandante.