Approvato ieri dal Commissario straordinario del Comune di Terracina Erminia Ocello, con delibera di Consiglio comunale, lo schema del protocollo d’intesa con l’Anas per la Valorizzazione delle Case Cantoniere.
“Il progetto – afferma il commissario Ocello – mira alla realizzazione di un network di strutture turistico-ricettive caratterizzato da elevati standard di qualità, che si proponga come nodo di accoglienza dei flussi di domanda più sensibili alla fruizione dei beni culturali e paesaggistici, puntando allo sviluppo dei territori e alla promozione delle eccellenze italiane, nel rispetto delle identità territoriali interesse ed in linea con la salvaguardia dell’ecosistema ambientale. L’elemento distintivo del Progetto Valorizzazione Case Cantoniere – prosegue il commissario Ocello – consiste nella specifica forma di ospitalità che, accanto ai tradizionali servizi alberghieri, presuppone l’offerta dei servizi, costitutivi dello stesso brand e strettamente connessi all’unicità dell’immobile e al suo contesto di riferimento ma con specifica attenzione al turismo culturale e sociale”.
Su queste ragioni operative è stato redatto un protocollo d’intesa con il quale l’Anas e il Comune di Terracina intendono confermare la condivisione degli obiettivi strategici del Progetto di Valorizzazione Case Cantoniere e avviare un rapporto di collaborazione finalizzato alla condivisione e attuazione del processo di valorizzazione dei compendi immobiliari nel territorio comunale ed inseriti nel costruendo network.
“L’impegno dell’Anas – si legge in una nota stampa del Comune – sarà di piena collaborazione con il partner nell’individuare un percorso di valorizzazione e messa a reddito di ciascuno degli immobili selezionati; curare lo svolgimento di tutte le attività propedeutiche alla definizione dei singoli programma di valorizzazione; eseguire tutto l’iter di valorizzazione dell’immobile sul mercato, attraverso idonei strumenti previsti dalle vigenti normative. L’impegno del Comune sarà di garantire la piena conformità e coerenza del programma di valorizzazione con le previsioni dei vigenti strumenti di pianificazione urbanistica, assicurando, in particolare, la compatibilità delle destinazioni d’uso derivanti dall’iter di valorizzazione con la situazione urbanistica dell’immobile, provvedendo, ove necessario, all’attivazione delle eventuali procedure di adeguamento urbanistico e semplificazione amministrativa. Il Comune s’impegna inoltre ad attivare i competenti organi statutari della Regione Lazio, affinché forniscano gli indirizzi, le linee guida, le prescrizioni e le indicazioni di tutela e pianificazione territoriale cui i programmi di valorizzazione devono attenersi, in funzione della continuità con il tessuto esistente, con le preesistenze storiche e archeologiche e con emergenze paesaggistiche”.
Va evidenziato che la Regione Lazio, a proposito delle case cantoniere ex Anas poi passate nel suo patrimonio, ha già messo al bando l’assegnazione di 24 immobili per progetti di recupero per uso pubblico, sociale e culturale. Da Terracina nessuna proposta era pervenuta. Ora si tratta di capire in quale ambito va inserito il protocollo d’intesa appena sottoscritto tra Anas e Comune di Terracina.